Falegname 24enne ucciso da un tumore

SELVAZZANO. Ha lottato come un leone con la forza dei suoi ventiquattro anni contro un male inesorabile scoperto poco più di un anno fa, ma alla fine Tommaso Zoroaster, un giovane di Selvazzano, ha dovuto arrendersi. Si è spento nel cuore della notte tra mercoledì e giovedì allo Iov di Padova dove i medici, come spiega la mamma Monica che gli è rimasta al capezzale fino all’ultimo respiro, come farebbero tutte le mamme, hanno tentato in tutti i modi di salvarlo, perfino con la reinfusione di cellule staminali.
La malattia. Dopo aver partecipato con gli amici alla festa di Capodanno del 2017, “Tommy” come tutti lo chiamavano a Selvazzano dove abitava con la mamma ed il fratello Luca di 8 anni più giovane in via Tripoli, aveva lamentato problemi di respirazione. Per un paio di mesi era stato curato per l’asma, fino al 6 marzo dello scorso anno quand’è stato portato al pronto soccorso per un più accurato controllo dal quale, purtroppo, è emersa la presenza del tremendo male. Nell’estate scorsa era stato sottoposto ad un intervento che aveva acceso un filo di speranza, tanto che il giovane era tornato al lavoro come falegname alle dipendenze dello zio Mario. Due mesi fa la situazione era precipitata e l’altra notte si è spento.
Amante dei motori. Tommaso nutriva un’innata passione per le macchine sportive e per i motori in generale. Un po’di tempo fa un amico le aveva prestato per un giorno una Ferrari. «Credo sia stato il giorno più bello della sua vita», commenta il fratello Luca. Il suo desiderio più grande era quello di comprarsi una moto. Un sogno che però non si è avverato. Tommaso, proprio per la sua passione per le auto e le moto da corsa, conosceva bene il pilota Riccardo Agostini, selvazzanese, campione di automobilismo e Maximilian Sontacchi, il motociclista disabile che gareggia in pista.
La mamma. Monica Gambalonga, originaria di Tramonte, traccia un profilo di mamma del suo ragazzo. «Tommy si fidava della medicina anche nei momenti più brutti, allo Iov si trovava a proprio agio perché era spesso attorniato da medici giovani che lo incoraggiavano», racconta affranta dal dolore Monica, «Abbiamo capito che il male se lo sarebbe portato via nell’ultimo periodo. Ciò nonostante abbiamo preferito che rimanesse a casa e solo l’altra notte, quando la situazione si era fatta drammatica, lo abbiamo portato in ospedale. La scuola non era il suo forte, concluso il quarto anno del Marconi ha preferito andare a lavorare. Lo ricorderemo come un ragazzo speciale».
I funerali. Le esequie di Tommaso Zoroaster sono fissate per questa mattina alle ore 11 nella chiesa arcipretale di Selvazzano Capoluogo. A presiedere la cerimonia sarà il parroco don Francesco Fabris Talpo. La salma arriverà dall’obitorio dell’ospedale di Padova accompagnata dal papà Massimo, dalla mamma Monica, dal fratello Luca e da numerosi parenti e amici. La famiglia di Tommy chiede al posto dei fiori donazioni ad Alessio Gobbis “Ale Babbo Natale”, il consulente dal cuore d’oro che durante le feste porta doni ai bambini e agli anziani ricoverati in ospedale.
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