Fallimento Crediveneto: chiesto un indennizzo di 1,3 milioni di euro

Montagnana, il Gruppo difesa soci dell’ex Bcc riunisce circa 200 persone. Ha fatto domanda di accesso al fondo del Ministero 
Montagnana (PD), 4 maggio 2018.Marcia di protesta contro chiusura Crediveneto.ph. Zangirolami.Nella foto: il corteo per le vie della cittÃ
Montagnana (PD), 4 maggio 2018.Marcia di protesta contro chiusura Crediveneto.ph. Zangirolami.Nella foto: il corteo per le vie della cittÃ

MONTAGNANA.Gli ex soci di Crediveneto chiedono 1,3 milioni di euro al Fondo indennizzo risparmiatori. L’ha reso noto il Gruppo difesa soci ex Bcc Crediveneto, realtà che riunisce circa 200 soggetti titolari di quote sociali della ex istituto di credito.

La vicenza.

Crediveneto, istituto bancario con sede a Montagnana e con 27 sportelli sparsi tra le province di Padova, Verona, Vicenza e Mantova, era stato messo in liquidazione coatta il 7 maggio 2016, alla vigilia dell’assemblea dei soci. Dal 2013, per quattro bilanci consecutivi, Crediveneto aveva presentato conti in rosso con perdite pari a 30 milioni di euro.

Per questo motivo era saltato l’intero consiglio d’amministrazione. L’operazione di liquidazione, sia per quanto riguarda il patrimonio (ceduto a Banca Sviluppo) che le passività (cessione delle sofferenze al Fondo di garanzia istituzionale del credito cooperativo) era avvenuta al corrispettivo di 1 euro.

La comunicazione improvvisa di Bankitalia e l’assenza di un contraddittorio avevano scatenato la dura reazione di soci e amministratori pubblici: di fatto con la liquidazione coatta sono andati in fumo 19 milioni di capitale sociale. La legge 145 del 30 dicembre 2018 ha istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), proprio per risarcire coloro che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima dell’1 gennaio 2018. L’emergenza sanitaria ha fatto slittare al 18 giugno la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di accesso al Fir.

Richiesta

Anche i soci traditi di Crediveneto hanno fatto richiesta di accesso al fondo, perfezionando le richieste nei giorni scorsi. «Il tempo in più ci è servito per presentare le domande per conto della stragrande maggioranza dei risparmiatori traditi da Crediveneto che fanno parte del nostro Gruppo», spiega Claudio Spimpolo, responsabile del punto Acli di Montagnana e componente del direttivo del Gruppo difesa soci ex Bcc Crediveneto: presentata una richiesta di indennizzo che, sommate le varie posizioni, si aggira tra 1,2 e 1,3 milioni.

L’inchiesta

False comunicazioni sociali e aggiotaggio, ossia diffusione di notizie false o alterate per turbare un mercato: queste le accuse mosse dalla Procura di Rovigo a 7 dirigenti della Crediveneto. L’indagine preliminare, avviata a inizio 2019, vede come indagati Luca De Mattia (direttore generale Crediveneto), Emanuele Leoni (vicedirettore per sei mesi nel 2014), Nicola Zanirato (vicedirettore nel 2014), Eugenio Salvi (presidente del Collegio sindacale), Piergiorgio Agostini (presidente dal 2014), Patrizio Basile e Gabriele Meggiorini, responsabili dell’Ufficio finanza.

«La Procura di Rovigo ha comunicato la conclusione delle indagini preliminari relative al procedimento penale nei confronti di numerosi ex amministratori della banca», spiega l’avvocato Matteo Moschini, legale del Gruppo. «Ci auguriamo di assistere a breve ai rinvii a giudizio dei soggetti responsabili della malagestio della banca e del successivo tracollo della stessa e di poter così costituirci parte civile nel relativo procedimento penale». —

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