Falsi Green pass su Telegram. Beccati grazie a una segnalazione all’app Youpol

La polizia sta indagando sugli autori di un canale Telegram che vende falsi Green pass. L’applicazione si sta rivelando fondamentale anche durante la pandemia. 

Alice Ferretti

PADOVA. Vendevano falsi Green pass su Telegram. Grazie a una segnalazione anonima arrivata su Youpòl, l’app della polizia, ora sono in corso delle indagini per risalire ai responsabili. 

Sono sempre più numerose ed efficaci le segnalazioni che la Questura di Padova riceve tramite l’applicazione Youpol. Dall’inizio del periodo di emergenza epidemiologica dovuta al Covid19, preziose si sono rilevate le segnalazioni relative ad assembramenti, al mancato uso delle mascherine sui mezzi pubblici, ai mancati controlli nei bar e ristoranti sul possesso Green pass da parte dei gestori. Indicazioni che hanno consentito, in molti casi, agli agenti di intervenire in modo ancor più tempestivo, avendo nell’immediato un quadro completo di cosa stesse accadendo.

Venerdì pomeriggio,14 gennaio, è giunta su Youpol una segnalazione in forma anonima riguardante un canale Telegram di vendita di falsi Green pass, a cui sono state allegate dal segnalante anche delle immagini che hanno permesso agli agenti, avvisati dalla Centrale Operativa che visualizza i messaggi provenienti dall’applicazione, di procedere immediatamente alle dovute indagini.

Realizzato dalla polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, dal 2020 è stato esteso anche ai reati di violenza domestica. In occasione del periodo di lockdown ha fornito, infatti, supporto anche a chi subisce abusi in ambiente famigliare, offrendo un’ulteriore tutela in occasione della forzata permanenza in casa, in adempimento della normativa anticovid19.

Nella ferma convinzione dell’importanza del controllo partecipato, in quanto ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, agli operatori della Sala Operativa giungono ogni giorno diverse segnalazioni, alcune indicanti scambi di stupefacenti in corso, altre pervenute da vicini di casa, testimoni diretti o indiretti di violenze, altre ancora da ragazzi spettatori di episodi di bullismo nei confronti di loro coetanei. Il tutto tramite messaggi e immagini allegate, e recentemente anche con la possibilità di inserire video e file audio, come ciò che accade su app di messaggistica istantanea. Inoltre, oggi è possibile la geolocalizzazione tramite l’applicazione a doppio senso. Il segnalante può essere localizzato dalla sala operativa ma, allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di polizia a lui più vicino.

Youpol, l’app della polizia. Il video

Con Youpol, oggi utilizzabile anche dai non udenti, si può segnalare anche in forma anonima, dunque senza registrazione, con la possibilità anche di chiamare direttamente dall’applicazione il 113, il numero d’emergenza che mette in contatto con la questura.

La Polizia di Stato rinnova l’importanza dell’utilizzo dell’applicazione, in virtù dei risultati operativi più che positivi riscontrati grazie anche al ricevimento delle segnalazioni mediante tale applicativo, soprattutto in questo periodo di emergenza dovuto al Coronavirus.

La App, utilizzabile gratuitamente su tutti i dispositivi Ios e Android dei più comuni smartphone, è scaricabile in poche semplici mosse rispettivamente da App Store e Google Play, oppure inquadrando il QR code dell’App. Il Questore, Antonio Sbordone, invita i cittadini ad utilizzare l’applicazione Youpol ritenendola uno strumento di grande potenzialità e grande efficacia: “È semplice, di facile utilizzo, soprattutto da parte dei giovani e realizza quella sinergia, quella compartecipazione delle persone che è sempre più importante, addirittura necessaria per garantire adeguati livelli di sicurezza nelle nostre città. In questo senso Youpol favorisce la responsabilizzazione ed un corretto rapporto tra cittadini e forze di polizia”.

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