«Falsi superdotati nel porno Adolescenti influenzati»

Prima uno sguardo ad un video sul web, dove tutto sembra “enorme”. Poi la desolazione di fronte allo specchio, dove tutto, ma proprio tutto, è così “piccolo”.
Gli adolescenti, a forza di scaricare filmati da Youporn, si sono ritrovati a soffrire di sindrome del “pene corto”. Un pochino di ragione ce l’hanno visto che, metro alla mano, lo scarto rispetto ai loro genitori è giunto a 0,9 millimetri tondi. Ma, almeno sul fronte pornodivi, possono stare tranquilli perché nel web c'è trucco e c'è inganno. Foto e video sexy spesso sono taroccati: porno-falsi che però creano aspettative e influenzano negativamente la percezione della vita vera.
E’ Carlo Foresta, andrologo dell’Università di Padova, lo 007 che ha scovato la fregatura: «La riduzione della lunghezza del pene in realtà non è significativa ai fini delle prestazioni, si tratta solo di una valutazione di tipo statistico che indica la tendenza delle modificazioni strutturali dell'uomo moderno. Ma ci siamo anche chiesti quanto la pornografia attraverso internet avesse ruolo in questo comune sentire. I personaggi che animano scene erotiche on line”, spiega il docente del Bo, “sembrano essere tutti “superdotati”: in realtà un'analisi tecnica che ha valutato un campione di video e foto e ha tenuto conto dei pixel delle varie parti del corpo, ha messo in evidenza un artificio, un trucco che modifica le apparenze dell'organo sessuale maschile, incrementandolo del 35%-40% in lunghezza e larghezza. Lo studio dei pixel delle parti del corpo comprese nell'immagine ha consentito di dimostrare che il pene viene sproporzionalmente incrementato di volume. E' ovvio che video di questo tipo, guardati in modo ripetitivo, creano una determinata spettanza nei fruitori. Comunicare ai giovani che quelle immagini sono false è fondamentale», continua Foresta, «affinché considerino normali le proprie misure antropometriche, evitino di inseguire chimere e non abbocchino a proposte di tipo commerciale che promettono l'allungamento dell'organo maschile, proposte non solo discutibili ma anche pericolose».
Foresta si è occupato di questo problema nel corso del Convegno di Medicina della Riproduzione, che si concluderà oggi al teatro Kursaal di Abano Terme. (f.p.)
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