Fanno sesso nel cimitero inglese

Che sia un luogo speciale, non c’è dubbio.
I grandi alberi, lo spazio ampio, l’erba tenera curata filo per filo, le 513 croci bianche raggruppate in sei schieramenti che più ordinati non si può. Atmosfera rarefatta, panorama essenziale, quasi astratto. Un soffio pacificante attraversa l’aria come polline. Molto pacificante, talmente pacificante da dare le vertigini. O i brividi, caldi nel caso specifico. E’ il cimitero inglese, via della Biscia, angolo appartato e silente, uno dei 37 che in Italia ospitano i caduti del Commonwealth durante la seconda guerra mondiale. Atmosfera straniante, brividi di emozione, angolo di verde ospitale e appartato, nessuno in giro, e la sindrome di Stendhal declinata in tutte e cinquanta le sfumature di grigio si è si è abbattuta in pieno su una giovanissima coppietta. Schiantandola a terra, per l’esattezza sopra un plaid, con metafisica vista sulle 513 croci bianche e con lei soavemente accomodata sopra di lui, supino manco a dirlo.
Per carità, niente di troppo vistoso, avendo avuto entrambi lo smisurato tatto di non lanciare i vestiti al vento, limitandosi ad eliminare solo il minimo tessuto indispensabile a dare la dovuta concretezza all’afflato. Il ragazzo ha 20 anni, la ragazza ne ha 18, entrambi abitano a Chiesanuova, lì vicino: stanno assieme ma il loro è un amore contrastato dalla famiglia di lei. Quindi, è lecito desumere che si vedano di nascosto e che d’ora in avanti dovranno ricorrere alle catacompe per incontrarsi. Chissà, magari era da mo’ che consumavano il praticello del cimitero inglese.
Comunque sia, l’altro ieri erano le 17.30 quando, in quel suolo inglese ma con giurisdizione italiana, irrompevano i carabinieri a dare una smorzata alla coppia. Carabinieri che erano stati chiamati da qualcuno che aveva notato l’affaire in corso. Non c’è verso, in tali casi si palesa sempre un passante, che passa per l’appunto. Vede. E telefona a tutte le forze dell’ordine possibili dall’a alla zeta, marines compresi.
Certo i Giulietta e Romeo di Chiesanuova se la sono un tantino cercata: vabbè eros e thanatos vecchia storia, vabbé Leopardi che «fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morto ingenerò la sorte», ma non c’è stato verso né versetto, i carabinieri non sono venuti a patti con la mitologia greca, né con Freud, né con Giacomo. Pur un tantino esterrefatti hanno interrotto di brutto l’amorevole corrente di comunicazione tra i due ragazzi e via con un altro genere di esibizione, quella dei documenti.
E poi le generalità, ricomponetevi, ma cosa vi è venuto in mente, domande e risposte smozzicate. Risultato, una molto poco british denuncia a due piazze per atti osceni in luogo pubblico.
Alberta Pierobon
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