Fatture false per 4,5 milioni di euro Italoforme, denuncia e sequestri

/ ESTE
Sequestrati beni del valore di un milione di euro per frode all’iva, indagato il rappresentante legale dell’impresa Italoforme srl con sede ad Este per aver prodotto fatture false.
Undici immobili e tredici conti correnti disposti sotto sequestro dalla Guardia di finanza di Padova che ha eseguito due verifiche fiscali dell’azienda, una nel 2019 e una conclusa a settembre nel 2020.
Al termine della prima verifica, le indagini avevano fatto emergere delle ipotesi penalmente rilevanti che hanno portato le Fiamme gialle ad informare la Procura della Repubblica di Rovigo. Il pm Valeria Motta che ha coordinato le indagini, a seguito di ulteriori accertamenti, ha richiesto al Gip l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, avvenuto ieri per un milione di euro. La società Italoforme srl fondata nel 1897 con all’attivo 53 dipendenti, ha sede legale ed amministrativa ad Este con impianti di produzione a Fossò, Sona, Fucecchio, Casarano e Civitanova Marche. Dal 2014 ha utilizzato e prodotto 620 fatture per operazioni inesistenti per un imponibile di 4,5 milioni di euro. Le fatture in questione, sempre di piccoli importi per non destare sospetti, erano state autoprodotte dal S.B. legale rappresentante, residente ad Este di 61 anni, ed intestate a 50 calzaturifici dislocati su tutto il territorio nazionale. I fornitori hanno riferito alla guardia di finanza di non aver mai avuto rapporti commerciali e di fornitura con la ditta estense e di non aver mai effettuato negli anni che riguardano le indagini cessioni di beni alla Italoforme srl. Le fatture autoprodotte venivano dichiarate nelle rendicontazioni fiscali con lo scopo di evadere l’imposta sul valore aggiunto. Il sequestro cautelare dei beni rappresenta l’epilogo delle indagini di polizia giudiziaria e della parallela attività di verifica fiscale svolte dalla Compagnia di Este, nel settore del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Gli immobili sequestrati sono dislocati nel territorio tra Este ed Ospedaletto e riguardano abitazioni private, stabilimenti e fabbricati per un valore di 960mila euro, mentre nei conti correnti sono stati posti a sequestro circa 30mila euro.
A differenza delle frodi di questo tipo, che avvengono con la complicità di terzi, l’imprenditore estense non aveva richiesto l’aiuto di nessuno, ma aveva prodotto in autonomia le fatture false utilizzando le intestazioni di società con cui aveva intrattenuto dei rapporti commerciali in passato. La frode attuata è un danno allo Stato e alla Ue: l’evasione fiscale infatti ha sottratto al bilancio dello Stato risorse finanziarie importanti. ––
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