Fece a pezzi l’ostaggio: Fusaro diventa ragioniere

L'uomo che rapì e uccise Iole Tassitani, la figlia di un notaio di Castelfranco Veneto, nel 2007, si è diplomato in carcere
Una foto d'archivio di Michele Fusaro (29 dicembre 2007) condannato all'ergastolo dalla corte d'appello di Venezia perche accusato di sequestro a scopo di estorsione con omicidio dell'ostaggio Iole Tassitani. ANDREA MEROLA/DC
Una foto d'archivio di Michele Fusaro (29 dicembre 2007) condannato all'ergastolo dalla corte d'appello di Venezia perche accusato di sequestro a scopo di estorsione con omicidio dell'ostaggio Iole Tassitani. ANDREA MEROLA/DC

PADOVA. Sono stati tutti promossi gli otto detenuti-studenti che hanno sostenuto l’esame di Stato nella sessione carceraria dei Due Palazzi aggregata all’Istituto Tecnico Commerciale Einaudi-Gramsci. I neo-ragionieri sono sette italiani e uno straniero, originario della Tunisia. Si tratta di: Paolo Tubaldo, padovano, 65 anni; Ignazio Bonaccorsi, 58 anni, di Catania; Salvatore Calone, 46, di Napoli; Salvatore Giglio, 40, calabrese di Crotone; Agostino Lentini, 50, di Castellamare del Golfo (Trapani); Antonio Papalia, 61 anni, di Platì(Reggio di Calabria), Michele Fusaro, 48 anni, di Castelfranco Veneto (Treviso) e, infine, Dherifa Chaouki, 44 anni. Basta navigare in Internet per rendersi conto che si tratta di persone che, in passato, si sono macchiate di orrendi crimini ma, negli ultimi cinque anni, hanno avuto la grande volontà di frequentare, all’interno del Due Palazzi, le lezioni impartite dai professori del Gramsci.

Gli studi li hanno portati a sostenere l’esame di maturità dietro le sbarre con la commissione guidata dalla presidente Ersilia Filosa. Il più noto nel Veneto dei detenuti diventati ragionere è Michele Fusaro. Si tratta del falegname, residente a Bassano del Grappa nel Vicentino, che nel 2007 sequestrò Iole Tassitani, figlia di un noto notaio di Castelfranco, e la uccise con un macabro rituale tagliandola in 29 pezzi. Per questo efferato delitto Fusaro fu condannato, in primo grado, all’ergastolo. Pena ridotta in appello a trent’anni di carcere.

Niente ergastolo per Fusaro
La vittima Jole Tassitani

Diverse le storie di ordinaria criminalità legate agli altri 7 diplomati. Salvatore Calone: ex esponente del clan della Camorra legato alla famiglia Polverino, che ha commesso una serie di atroci delitti nell’area flegrea di Napoli. Antonio Papalia: deve scontare tre ergastoli. Nato e cresciuto a Platì, in Aspromonte, è stato uno dei più noti esponenti della ’ndrina calabrese che, per decenni, ha controllato da Buccinasco, una serie di affari sporchi in Lombardia, legati anche agli appalti pubblici. Fu arrestato nel 1997 a Bergamo dai carabinieri nell’ambito dell’operazione Nord-Sud. Agostino Lentini: è stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e ha fatto parte della famiglia Calabrò di Alcamo, in provincia di Trapani. È stato latitante per anni ed è stato catturato in Lombardia. Salvatore Giglio: ha fatto parte della ’ndrangheta che ha mietuto diverse vittime nella fascia ionica della Calabria e in particolare nel Crotonese.

Condannato per altri reati, nel 2102, la Cassazione lo ha assolto, assieme a Francesco Abruzzese e Nicola Acri, per la strage di Strongoli, dove furono uccise 4 quattro persone. Ignazio Bonaccorsi: è considerato il capostipite del clan Carateddu, di Catania. Paolo Tubaldo: è il detenuto-studente che ha conseguito il voto più alto: 82 su 100. Nel 2004, aprì in via Tommaseo il primo club a luci rosse della città, il Paradise Club.

È finito di nuovo in carcere pochi mesi fa quando è diventata definitiva una vecchia condanna per pedopornografia per aver immesso sul mercato alcuni video hard con minori prodotti in Germania, per i quali, però, lui ha sempre proclamato la propria innocenza. Infine, Dherifa Chaouki: il tunisino neo-ragioniere è finito in galera dopo essere stato condannato per spaccio di droga.

 

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