Migliaia di fedeli in Basilica per onorare le reliquie del Santo

Domenica 16 febbraio, anche in collegamento via social e streaming, si è rinnovata una delle tradizioni più sentite tra i devoti

Daniela Gregnanin
La Transazione delle reliquie del Santo (foto Bianchi)
La Transazione delle reliquie del Santo (foto Bianchi)

Commemorata come ogni anno domenica 16 febbraio all’interno della Basilica di Sant’Antonio a Padova, la “Traslazione delle reliquie del Santo”.

La lingua incorrotta è stata rinvenuta l’8 aprile del 1263, durante il trasferimento del corpo di Antonio dalla chiesetta francescana di Santa Maria alla nuova Basilica. E tuttavia si è stabilito di celebrare quella che volgarmente viene detta la” Festa della Lingua del Santo”, nel giorno del trasferimento delle reliquie nell’attuale Cappella dell’Arca avvenuta nel febbraio del 1350.

Sicuramente si è trattato di uno degli appuntamenti più sentiti del 2025, visto anche l’anno giubilare in corso. Tanti i devoti presenti che, al termine della traslazione, si sono già dati appuntamento per il prossimo 13 giugno, giorno nel quale si svolge la consueta processione.

Dopo oltre 760 anni il miracolo della lingua incorrotta – ritrovata integra a 32 anni dalla morte del Santo avvenuta nel 1231 a Padova in quella che oggi è l’Arcella - rimane un momento molto importante per i fedeli. Sono stati centinaia quelli che hanno affollato costantemente l’edificio per pregare o assistere alle funzioni.

Dalle 8 del mattino e fino alle venti, migliaia di credenti si sono alternati all’interno della Basilica per vivere la giornata speciale che è stata condivisa anche via social e in streaming. Dopo la messa delle 18 officiata da padre Carlos Trovarelli, Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, i presenti hanno assistito alla processione interna.

La Reliquia del Mento del Santo è stata portata a spalla dai membri della Pia Unione Macellai Militi dell’Immacolata. Al termine della cerimonia, c’è stata poi l’invocazione con la preghiera di affidamento al Santo “O lingua benedicta” e la consueta benedizione finale con la Reliquia della falange del dito di Antonio, la stessa che viene utilizzata in processione nella solennità del 13 giugno di ogni anno e che è conservata all’interno della Cappella del Tesoro.

Una giornata intensa quella vissuta da religiosi e fedeli che hanno potuto celebrare, per tante ore, un uomo che ha saputo vivere umilmente e spendersi per tutti.

«Rimane una figura capace di attrarre il prossimo, chi gli è devoto comprende che il Santo sa ascoltare e sentire tutti» spiega padre Antonio Ramina, rettore della Basilica del Santo, «È una presenza contemporanea, il suo messaggio parla da secoli di accoglienza, di vicinanza a chi è più debole o soffre; ecco perché la devozione nei suoi confronti cresce costantemente. Le persone si identificano in un uomo semplice, vicino al prossimo e mai superficiale. Se si pensa ad Antonio, lo si fa sentendolo un membro della propria famiglia».

Anche i recenti dati relativi ai pellegrinaggi registrano una crescita significativa di fedeli, sono stati quasi 1.100 nel 2024, rispetto ai 1.023 del 2023. Il desiderio di far visita all’amatissimo Santo ha portato oltre 46 mila devoti a recarsi all’interno dell’edificio sacro.

Nel 2024 sono transitate quasi un milione di persone all’interno della Cappella delle reliquie, a dimostrazione del grande valore attribuito al Santo e ai suoi miracoli.

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