Fiera a gestione pubblica spunta il nome di Coin
padova
Paolo Coin potrebbe tornare “a casa”. Tra i portici di Padova soffia un vento di ritorni, nei sussurri e negli incontri a porte chiuse dei pochi soggetti che lavorano a ritmi serrati per individuare un nuovo percorso che assicuri un futuro al quartiere fieristico di via Tommaseo. Per una fiera che dall’inizio di gennaio 2019 si troverà a dover governare un calendario su cui si misurerà l’inizio di un nuovo corso, quello del ritorno alla gestione pubblica dopo 10 anni di attività privata, il nome noto di uno dei protagonisti del successo di Padovafiere al suo massimo splendore ha il sapore di una soluzione capace di coniugare in tempi brevi esigenze contingenti e sfide per il futuro.
L’ex amministratore delegato della Fiera, licenziato dai francesi di Gl Events nel 2014 dopo 19 anni di attività tra i padiglioni di via Tommaseo dov’era entrato nel 1995 per diventare dapprima direttore commerciale e poi direttore generale (tra il 2008 e il 2012) e infine amministratore delegato, può rispondere di fatto questa esigenza. Ma la storia di Paolo Coin ha avuto anche periodi di profondi contrasti sia con quella Fiera che lo aveva fatto crescere professionalmente che con l’amministrazione comunale padovana, che si era costituita parte civile nel processo penale che aveva visto l’ex amministratore delegato di PadovaFiere sul banco degli imputati (e poi assolto) per la questione Expobici, la creatura che con il suo licenziamento si era trasferita presso la Fiera di Verona dove è crescita come Cosmobike negli anni successivi al 2014. Sebbene ancora si parli di incontri informali ad ampio spettro per determinare una nuova governance della Fiera, sembra che o Coin a Padova sia stato visto tra i palazzi e le sedi dei principali attori di questa difficile partita a scacchi per il futuro dell’area espositiva della città.
Un’area su cui soffiano, ancora una volta, i venti di un’incertezza profonda. «Qualsiasi forma di annuncio rimane ora prematura», ha detto infatti Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom. «Paolo Coin è sicuramente un professionista di grande esperienza ma credo che si debba attendere la fine del passaggio delicatissimo del ritorno ad una gestione pubblica del quartiere di via Tommaseo. La Camera di Commercio, il Comune e la Provincia di Padova sono infatti ora nel pieno di un processo che prevede la pianificazione del futuro di un’area complessa che all’attività fieristica deve associare quella congressuale del Centro Congressi e quella di sviluppo tecnologico dell’Innovation Hub, del Competence Center del Nordest e dell’Università di Padova».
«Credo che i soci di Fiera Immobiliare stiamo lavorando con molta serietà ad un importante progetto di rilancio in grado di fare del quartiere di via Tommaseo un volano per l’economia del territorio», conclude Bertin. «In questo senso saremo felici, come categorie economiche, di dare il nostro contributo al progetto attraverso le nostre rappresentanze in seno alla Camera di Commercio di Padova». —
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