Finanza a casa del caro estinto per verificare le spese del funerale

PIAZZOLA SUL BRENTA. Decine di famiglie in fibrillazione, da una settimana a questa parte, per i controlli “porta a porta” della Guardia di finanza che indaga sulle spese sostenute per il funerale dei loro congiunti morti tra il 2008 e il 2009.
A ricevere la visita delle fiamme gialle sono per il momento i clienti dell’impresa di onoranze funebri gestita da Fabio Marchetto, con sede in via Martiri della libertà a Piazzola sul Brenta.
«I finanzieri si sono presentati a casa mia in borghese, mostrandomi un tesserino di riconoscimento», racconta una signora che nel 2009 ha sepolto la suocera. «Volevano la fattura delle onoranze funebri, ma non l’avevo. Allora mi hanno fatto firmare una dichiarazione dell’importo, poi si sono portati via blocchetto degli assegni e libretto postale».
Evidentemente la verifica fiscale mira ad accertare se le fatture emesse dall’impresa e le cifre realmente versate dai familiari coincidono. «Facciano il loro dovere, noi siamo in regola» commenta il titolare delle onoranze funebri Fabio Marchetto.
«Le fiamme gialle sono venute da me un mese fa, il giorno delle Ceneri», racconta il titolare dell’impresa, «richiedendo tutta la documentazione dei funerali del 2008-2009. Niente da dire sui controlli. Il problema è che da giorni continuo a ricevere telefonate di famiglie seguite da noi in quel biennio, preoccupate per l’arrivo a casa dei finanzieri che chiedono anche a loro la documentazione fiscale del funerale: tanti non ce l’hanno neanche più e si spaventano».
È il caso di un pensionato di 88 anni che nel 2008 è rimasto vedovo: carte non ne ha più e adesso, nonostante le rassicurazioni degli stessi finanzieri, ha paura di essere considerato un evasore fiscale.
Delle “visite” della Finanza è informato anche il sindaco Renato Marcon: «Non si tratta né di una sola impresa né solo del nostro Comune», chiarisce dal municipio per rassicurare i concittadini, «ma di accertamenti fiscali a più ampio raggio».
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