Fiorella Mannoia inaugura il Pride a Padova

Oggi l’apertura del Village: due mesi e mezzo di musica live e spettacoli, in arrivo anche Marcella Bella e Paola Turci

PADOVA. Una bandiera con i colori dell'arcobaleno sventola idealmente  sul padiglione 11 della Fiera di Padova e sugli altri spazi dove, fino a domenica 6 settembre, si svolge l'ottava edizione del Pride Village. Ancora più ricca di sfumature, rispetto ai classici colori simbolo del movimento lgbt, è la voce di Fiorella Mannoia. Sarà lei venerdì sera a dare ufficialmente il via alla manifestazione padovana. Il suo nuovo “Fiorella Live Tour” è interamente dedicato ai successi di una lunga carriera, iniziata negli anni '70. I suoi brani memorabili, da “Come si cambia” a “Quello che le donne non dicono”, dal “Cielo d'Irlanda” al recente singolo “Le parole perdute”, tengono a battesimo il primo fine settimana di una lunga estate di musica, cinema, cultura e divertimento, promossa in collaborazione con il Circolo Tralaltro Arcigay di Padova.

Giovedì è stata presentato in anteprima l'allestimento dell'area: gli oltre sei mila metri quadrati all'aperto e i tremila del padiglione, risplenderanno dei colori della bandiera “rainbow” (rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola), simbolo dell’orgoglio gay.

La battaglia contro le discriminazioni degli organizzatori è anche un po' quella della pasionaria Fiorella Mannoia. Solo poche settimane fa la cantante dal suo profilo facebook aveva difeso il risultato del referendum irlandese sulle nozze gay dagli attacchi della chiesa: «L'unione tra due esseri umani che decidono di impegnarsi a volersi bene» è il pensiero affidato ai social «dovrebbe essere benedetta, chiunque essi siano». Le artiste così sinceramente schierate, ultimamente, sono sempre meno: il pubblico del Pride Village ha dunque un motivo in più per apprezzare Fiorella Mannoia, oltre alla sua impareggiabile abilità di interprete nel campo della canzone d'autore. Al termine del suo concerto, la festa continuerà all'insegna della musica. Sul palco salirà Roberto Casalino, autore della sigla di questa edizione 2015 del Pride Village. “Io non giudico l’amore”, questo il titolo, è un inno all'uguaglianza il cui ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla Lila, Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids. Staccati i jack alle chitarre e spenti gli amplificatori, le casse non si spengono: al PalaVillage la festa decolla con l'house commerciale di dj Dorigo, nel Boulevard con la disco pop del dj Mattia Matthew. (ingresso 15 euro dalle 19.30 alle 23.30, 10 euro dalle 23.30).

Sabato (ingresso 6 euro) la festa continua con un approfondimento cinematografico: saranno proiettati i lavori del regista veneziano Daniele Sartori. La rincorsa all'estate è dunque ai nastri di partenza. Tra i principali ospiti dell’edizione 2015: l'indimenticata Marcella Bella (24 giugno); Paola Turci (15 luglio) che presenterà il suo ultimo disco “Io sono”; il lounge dei Nero Martini (24 luglio) e finale molto “hot” con il duo formato da Romina Falconi e Immanuel Casto (2 settembre): i paladini del “porngroove” presenteranno in anteprima il nuovo singolo “Deep Throat Revolution”. Ce n'è davvero per tutti i gusti.

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