Food Market, un albergo e spazi per uffici: il piano che cambierà per sempre la Fiera di Padova
Previsto un investimento privato di oltre 30 milioni di euro. Il presidente Nicola Rossi: «Diventerà un’area aperta alla città»
PADOVA. Se il Centro congressi, la nuova sede di Ingegneria e il Competence center sembravano una rivoluzione, quello che sta per arrivare è proprio un altro pianeta. Un piano che cambierà per sempre la Fiera di via Tommaseo, trasformandola davvero in quella “quarta piazza” aperta alla città immaginata dall’ex presidente Antonio Santocono e poi raccolta in eredità dal successore Nicola Rossi. Un albergo, spazi per uffici e coworking e persino un “food market” come quelli che esistono nelle grandi città europee. «Verrà fuori un grande progetto, ma è ancora presto per presentarlo ufficialmente. Lo faremo in autunno. Ci stiamo lavorando da un po’ di tempo e da fine agosto ci lavoreremo a tempo pieno», chiarisce proprio il neo-presidente di Padova Hall.
LA QUARTA PIAZZA PER PADOVA
Uno spazio aperto, senza più recinzioni ma vissuto 24 ore su 24, con attività, locali e un ambiente stimolante che consenta un “mixage” di funzioni e servizi diversi. È quello che già Santocono aveva immaginato con la sua definizione di “quarta piazza per Padova” e che il sindaco Sergio Giordani aveva sposato a pieno.
Il progetto riguarda i padiglioni del lato ovest del quartiere fieristico, quelli che “affacciano” sul tribunale. Il piano ha l’obiettivo di provare a colmare l’assenza di alcune funzionalità a Padova. Prima di tutto: mancano camere d’albergo. Sembra strano ma è così: la ricettività nei pressi del Centro congressi è ancora troppo scarsa, nonostante la presenza a poche centinaia di metri di ben tre strutture (Nh Mantegna, Best Western Galileo e B&B). Dunque negli spazi della fiera potrebbe sorgere un albergo, con un collegamento diretto con la nuova struttura per la convegnistica che continua a riempirsi di eventi.
Poi c’è l’idea di un “food market” da creare all’angolo tra via Tommaseo e via Goldoni, al posto del padiglione 15. Un mercato coperto con bar e ristoranti come tanti ne esistono in Europa, il modello “Eataly” rivisto in salsa padovana. Gli esempi, anche in Italia, non mancano: il Mercato coperto di Ravenna, l’Albinelli di Modena, il Centrale di Firenze. Una struttura innovativa che manca a Padova, dopo l’occasione – in parte perduta – del rinnovo di Sotto il Salone.
Infine ci sarà spazio anche per uffici innovativi, spazio per il co-working che oggi sono sempre più richiesti e che si “incrociano” con le altre nuove funzionalità della fiera.
BUSINESS DA 30 MILIONI
Un piano ambizioso che vale un investimento di oltre 30 milioni di euro. E i fondi? È questo il motivo per cui si lavora anche d’estate negli uffici di via Tommaseo. L’idea è di coinvolgere dei grandi fondi internazionali. «Vogliamo creare uno spazio che sia vissuto dalla città, dalla comunità scientifica, dagli studenti, dai congressisti – chiarisce ancora Nicola Rossi – I fondi? Se i progetti sono validi i finanziamenti si trovano».
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