Forte scossa di terremoto nel Nord Italia, avvertita anche a Padova

PADOVA. Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Padova attorno alle 4 di notte. Molti sono stati svegliati dalla scossa. In tutta la città sono suonati gli allarmi. Alcune persone sono scese in strada.
Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la magnitudo della scossa è di 5.9 gradi della scala Richter con epicentro nel Modenese e una profondità di 6.3 km: una scossa forte come quella di L'Aquila del 2009. L'ora esatta della scossa è fissata alle 4.03.
Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose. Ma le verifiche sono ancora in corso. Decine di chiamate sono arrivate al Suem 118 di Padova ma, a parte qualche malore, finora sembra nessuna danno serio nel Padovano.
Gli aggiornamenti sull'evolversi della situazione in Veneto e nel Nord Italia.
Ore 19.50. La nuova scossa sentita in serata ha avuto una magnitudo di 4.5 gradi Richter e una profondità di 3.2 km. Ancora da stabilire precisamente l'epicentro, localizzato tra le province di Rovigo, Modena e Ferrara.
Ore 19.37. NUOVA SCOSSA: ANCHE PADOVA TREMA Nuova forte scossa di assestamento a Padova. Si è trattato di due scosse a distanza di pochi minuti una dall'altra. Il movimento tellurico è stato sentito distintamente da tutta la popolazione.
Ore 19.15. Da poco più di un'ora il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera di Padova Giampiero Rupolo ha ricevuto l'indicazione da parte dell'ufficio regionale di gestione delle emergenze di portare il livello di pre-allerta a 2. Questo vuol dire che visto il perdurare dello "sciame sismico" il Pronto soccorso, la Chirurgia e l'Ortopedia di accoglienza e il Suem saranno allertati per tutta la notte. Esiste anche la possibilità che alcuni feriti dell'Emilia possano essere trasferiti, se ce ne fosse il bisogno, anche all'ospedale di Padova.
Ore 18.30. "A seguito dell’evento sismico della notte, è subito scattato il servizio di emergenza che opera h24 presso l’Ateneo, e la prima squadra era già attiva alle 4,30 - fa sapere in una nota l'università di Padova - Nella mattinata sotto la supervisione del Prorettore all’Edilizia e del Delegato alla sicurezza statica degli edifici, si sono svolti sopralluoghi nei principali edifici universitari. I primi rilievi visivi non hanno portato ad evidenze di danni alle strutture o cadute di calcinacci, solo lievissimi e sporadici distacchi sono stati riscontrati. Nella giornata di lunedì saranno eseguiti ulteriori esami all’interno dei restanti dipartimenti per avere un quadro completo della situazione e verranno eseguite specifiche valutazioni di staticità su edifici già sotto monitoraggio. La situazione è sotto continuo monitoraggio, peraltro l’Ateneo ha già da tempo predisposto un gruppo di lavoro incaricato della verifica antisismica dei principali edifici strategici dell’Ateneo".
Ore 18.15. Verifica immediata questa mattina dei ponti e dei cavalcavia presenti sulla rete di Autovie Venete. Non è stata riscontrata alcuna anomalia. Sono oltre 400 i manufatti di grandi dimensioni (ponti, viadotti, sovrapassi, sottovia) che insistono sui 235 chilometri gestiti da Autovie, periodicamente controllati e soggetti, quando necessario, a interventi di manutenzione. Questa mattina gli ingegneri e i tecnici della manutenzione hanno controllato innanzitutto quelle opere che per la loro forma particolare o per la conformazione morfologica del terreno, avrebbero potuto risentire delle scosse di terremoto. Non sono state rilevate criticità di alcun tipo, ma nei prossimi giorni le verifiche si estenderanno anche alle altre strutture
Ore 17.45. Nel dramma del terremoto una storia incredibile: una donna chiede soccorso per la sua bimba intrappolata sotto le macerie, ma sbaglia e chiama in Usa. I soccorsi arrivano lo stesso: Leggi l'articolo
Ore 17.30. Sale a sette il numero delle vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia. La donna di 86 anni si chiamava Anna Abeti e abitava a Vigarano Mainarda. La donna, subito dopo la scossa di terremoto delle 4 della scorsa notte, era stata ricoverata all’ospedale di Ferrara ed è morta poco dopo il suo ricovero a causa di un ictus.
Ore 17.10. Il sindaco di Castelmassa (Rovigo), Eugenio Boschini ha preso la decisione di chiudere la scuola materna e quella elementare fino a settembre, in quanto non sussistono i requisiti necessari per la sicurezza. Anche il municipio del paese ha subito qualche danno, per cui è necessario un sopralluogo da parte dei tecnici per dare eventualmente l’agibilità. A Ficarolo, invece, le scuole resteranno chiuse solo domani per permettere le opportune verifiche.
Ore 16.55. Nuova scossa alle 16.51, più leggera e superficiale: magnitudo 3.7 e profondità 5.3 km. Si è comunque sentita anche a Padova, soprattutto nei piani alti. Lo "sciame sismico" diventa difficile da sopportare per molti padovani.
Ore 16.30. Aggiornamento sulla situazione dei monumenti padovani. "Stamane completato primo sopralluogo nella Basilica del Santo a cura del nostro collaboratore Briseghella - scrive il presidente della Veneranda Arca del Santo Gianni Berno - Dalle prime verifiche non si evidenziano danni alla Basilica del Santo. Lunedì (domani) mattina sarà fatto un secondo sopralluogo presso la Biblioteca Antoniana".
Per oggi, a scopo precauzionale dato il perdurare dello sciame sismico, sono state sospese le visite alla Specola.
Ore 16.15. A Sant'Agostino, nel Ferrarese, un vigile del fuoco è stato investito dal crollo di un muro, subito dopo la nuova scossa delle 15.18. Dopo l’intervento dei colleghi, delle forze dell’ordine e dell’ambulanza è stato trasportato in ospedale. Secondo quanto appreso era privo di coscienza e le sue condizioni sarebbero serie.
Ore 16.00. Saranno portati in giunta regionale martedì prossimo i primi provvedimenti per gli aiuti a favore delle aree della provincia di Rovigo colpite dalle scosse sismiche. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato che martedì in giunta porterà «il provvedimento per i primi aiuti ai cittadini e ai territori della provincia di Rovigo maggiormente colpiti dal terremoto». Zaia, fin dalle prime ore di stamane, è in contatto costante con la sala operativa della Protezione Civile del Veneto per seguire l’evolversi della situazione.
Ore 15.50. A peggiorare la situazione ci si mette anche il maltempo. Sul Padovano piove da qualche minuto e la Protezione civile ha lanciato un allerta per la perturbazione in arrivo.
Ore 15.45. A Padova non si registrano seri danni per la nuova scossa di terremoto. Le Ferrovie dello Stato avvisano che tra Emilia e Veneto i treni saranno sottoposti a rallentamenti precauzionali. Molte le telefonate di cittadini ai vigili del fuoco, ma al momento nessuna segnalazione di danni. «C’è tanta paura», hanno detto i vigili del fuoco.
Ore 15.30. La nuova scossa di terremoto è stata di magnitudo 5.1 della scala Richter, a una profondità di 4.7 km. L'epicentro si è spostato più a nord-est, nel Ferrarese: Galliera nel Bolognese, e Bondello, Mirabello, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda nel Ferrarese i comuni più vicini all'epicentro (a destra la mappa da INGV).
Ore 15.18. LA TERRA TREMA ANCORA: FORTE SCOSSA. Nuova forte scossa di terremoto avvertita in tutto il Veneto: molto breve ma intensa. La situazione appare tranquilla, mentre si registrano nuovi crolli in Emilia. A Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, è crollato un’altra parte del municipio. Il sisma, durato diversi secondi, è stato avvertito anche a Bologna.
Ore 14.30. Controlli anche sui monumenti e palazzi storici di Padova: anche in questo caso nessun danno significativo rilevato. Si è decisa la chiusura solo per l'Oratorio di San Rocco, in via Santa Lucia: resterà inaccessibile per consentire controlli più accurati. Nessun problema per la Cappella degli Scrovegni e per il caffè Pedrocchi. Al museo Eremitani un'area del chiostro interno è stata transennata per delle cavillatura (micro-crepe), mentre per quanto riguarda Palazzo Moroni ci sono dei "coppi" spostati nell'edificio sotto la torre degli Anziani, accanto al corpetto del Boito.
Per tutti coloro che avessero dubbi sulla stabilità delle proprie case il Comune ha messo a disposizione un numero telefonico della centrale della Polizia municipale: si può chiamare lo 049.8205100.
Ore 14.00. Domani scuole aperte a Padova. E' iniziata una verifica complessiva sugli edifici scolastici di Padova, a partire proprio dalle scuole più vecchie (la Carraresi in piazza Capitaniato e la Tartini a Chiesanuova). Saranno controllati 110 plessi in città e sono al lavoro 7 tecnici comunali accompagnati da esperti della Protezione civile. Lo ha annunciato il sindaco Zanonato assieme all'assessore alla scuola Piron. "Vogliamo aprire domattina le scuole senza rischi - ha sottolineato il primo cittadino - E facciamo questo controllo anche per tranquillizzare le famiglie". Al momento non sono stati rilevati danni in nessun edificio scolastico. Per domani è in programma un ulteriore controllo, più accurato. "Tutte le nuove scuole o quelle ristrutturate da poco sono stare realizzate adeguandole alla più rigida normativa antisismica" ha spiegato l'assessore Piron.
Ore 13.00. Dopo la scossa delle 4 di notte, che era stata preceduta da due movimenti tellurici più leggeri, sono state ben 48 le scosse registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sulla pianura padana. Si tratta di scosse di assestamento leggere, l'ultima alle 12.51 di magnitudo 3.3 della scala Richter. La scossa più forte della mattinata, alle 11.03, è stata di magnitudo 4.2 ed è stata ancora una volta avvertita distintamente anche a Padova e nel basso Veneto.
Ore 12.30. Chiusa una chiesa a Piove di Sacco. E' stata chiusa la chiesa di Tognana di Piove di Sacco per problemi di stabilità: si teme possa essere lesionata per effetto del terremoto. Dalla prima scossa al centralino del 112 dei carabinieri sono arrivate oltre 250 telefonate.
Ore 12.00. Il sindaco Flavio Zanonato incontrerà stamattina a Palazzo Moroni l'assessore alla scuola Claudio Piron e il dirigente Luigino Gennaro, per fare il punto della situazione dopo le scosse di terremoto di questa notte: particolare attenzione sarà dedicata agli edifici scolastici.
Ore 11.45. E' stato trovato morto un altro operaio a Sant'Agostino. Sale così a 6 il bilancio dei morti. Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant’Agostino Ceramiche, un’altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un’altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant’Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte
terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia.
Ore 11.30. Bilancio a Padova. Ecco il bilancio definitivo del Suem 118 sul terremoto di stanotte a Padova. Ci sono due persone accompagnate in ospedale perché colte da malore dopo la scossa e altre due persone che si sono slogate la caviglia mentre scappavano. Oltre al cornicione caduto in via Dante (nella foto il palazzo lesionato), si registra anche un caminetto caduto all'Arcella. Il numero d'emergenza 118 ha ricevuto, dopo la scossa delle 4 di notte, una sessantina di chiamate, quasi tutte però solo per chiedere informazioni, visto che i numeri di Polizia municipale e Vigili del fuoco erano intasati.
Ore 11.00. Bilancio in Veneto. Per quanto riguarda il territorio del Veneto, sono stati comunicati in successione cinque eventi sismici nella provincia di Rovigo, di cui il principale delle ore 4:35 di magnitudo 4.33 con epicentro stimato nell’area a 5 km da Occhiobello; dieci eventi sismici sono stati comunicati nella provincia di Verona di cui il principale delle ore 4:25 di magnitudo 3.85 con epicentro stimato nell’area a 2 km da Minerbe; infine un evento sismico nella provincia di Padova delle ore 4:30 di magnitudo 4.05 con epicentro stimato nell’area a 3 km da Este.
Al numero verde della Protezione Civile della Regione del Veneto (800 990 009) sono arrivate numerose chiamate di cittadini. Per quanto riguarda la rilevazione dei danni nel Veneto, sono state contattate le Prefetture del Veneto e tutte le Province. Nella provincia di Rovigo sono stati finora segnalati calcinacci caduti dalle facciate della chiese di Fiesso Umbertiano e Ficarolo e un muro di recinzione crollato. È stata contattata la sala Rfi che ha comunicato di aver precauzionalmente bloccato il treno Tarvisio-Roma a Ferrara; anche la linea Pd-Bo è stata interrotta per precauzione. La chiesa di Calto (Rovigo) registra un crollo parziale del tetto ed è stata dichiarata inagibile; la chiesa di Castelmassa (Rovigo) risulta chiusa per crollo di intonaci; il comune di Gaiba (Rovigo) registra fessurazioni in case private; la casa di cura di Castelmassa presenta fessurazione per cui è in corso una verifica.
L’Anas sta verificando lo stato delle strade, mentre il comune di Castagnaro (Verona) comunica fessurazioni alla chiesa. Le strutture ospedaliere della Regione del Veneto non hanno riportato danni e sono pienamente funzionanti. Nessuna segnalazione al momento si registra sulle altre province venete.
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario le Centrali Operative del Suem 118 sono state interessate da oltre 500 chiamate da parte di utenti che richiedevano informazioni. Il Suem di Rovigo ha soccorso una decina di persone per lievi infortuni conseguenti al precipitoso abbandono delle abitazioni; ha provveduto ad evacuare un’anziana allettata da un’abitazione lesionata ed è intervenuto anche in provincia di Ferrara, in supporto ai mezzi locali; alcuni lievi malori si sono verificati nel centro storico di Venezia. Il Creu (Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza) e la Centrale di Coordinamento per le grandi emergenze di Mestre hanno immediatamente attivato un monitoraggio della situazione, mantenendo i contatti con il Servizio Emergenza Sanitaria del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
«Nel caso fosse richiesto - ha fatto presente il presidente del Veneto Luca Zaia - siamo pronti in qualsiasi momento a predisporre l’invio di una colonna di soccorso sanitario nella Regione Emilia Romagna».
Ore 10.45. Alle 10.35 è stato riattivato il traffico ferroviario sulla linea Bologna-Rovigo-Padova. Sulla Bologna-Poggio Rusco-Verona sono ancora in corso le ricognizioni tecniche previste dai protocolli di sicurezza per verificare l’integrità delle infrastrutture. I collegamenti fra Bologna e Verona sono quindi svolti con deviazioni via Padova e via Modena-Mantova e con inevitabili allungamenti nei tempi di percorrenza.
Ore 10.30. Il sindaco di Montagnana, Loredana Borghesan, ha dato mandato ai propri tecnici di compiere sopralluoghi nella cittadina murata per valutare eventuali danni. Dal palazzo della Fondazione Franchin Simon, in via Borgo Eniano, sono infatti crollati due capitelli in pietra. Al momento non ci sarebbero altri danni. E c'è chi chiede alla cittadinanza di segnalare eventuali danneggiamenti via web, come il sindaco di Ospedaletto Euganeo, Antonio Battistella, che su Facebook ha spiegato alla cittadinanza come segnalare disagi e danni.
Ore 10.00. La rete autostradale di Autostrade per l’Italia non ha subito danni a causa del terremoto che ha colpito soprattutto l’Emilia-Romagna «e non si registra nessuna conseguenza per la circolazione». Subito dopo la scossa sono state attivate le procedure di verifica dell’infrastruttura e sono stati stabiliti costanti contatti con la Protezione Civile. La prima ispezione è stata completata senza problemi, specie sull’A13 Bologna-Padova e sull’A1 Milano-Napoli tra Modena e Bologna. In giornata proseguono le verifiche tecniche.
Ore 9.45. Una ultracentenaria sarebbe morta a Sant’Agostino, nel Ferrarese, a causa di un malore provocato dallo spavento per il forte terremoto che ha fatto tremare tutto il Nord Italia. Lo si apprende dai soccorritori impegnati nelle ricerche dell’operaio disperso sotto le macerie della fonderia.
Ore 9.30. il sisma ha causato anche il malore che ha provocato la morte di una donna tedesca di 37 anni a Sant’Alberto di San Pietro in Casale (Bologna).
Ore 8.30. Il terremoto delle 4 di notte è stato seguito da ben 14 scosse di assestamento (almeno fino alle 8.30 di mattina) di varia entità, dai 4.9 gradi della scossa delle 5 a intensità minori. Alle 8.30 una scossa di 3.2 gradi della scala Richter ha colpito sempre l'area della pianura emiliana interessata dal movimento tellurico.
Ore 7.00. Si aggrava il bilancio del terremoto in Emilia: altre due persone sarebbero rimaste vittime dei crolli a Sant'Agostino, paese del Ferrarese, dove è caduto anche il campanile del paese. Le due persone morte sarebbero rimaste vittime sotto il crollo di una fabbrica di ceramiche. E' in corso una riunione straordinaria della Protezione civile per coordinare i soccorsi e fare un primo bilancio della scossa.
Ore 6.30. L'assessore alla protezione civile Marco Carrai rassicura i padovani: "Ho sentito la centrale operativa della Polizia Municipale di Padova: nessuna emergenza in città, a parte un cornicione in via Dante. Ma nessun problema rilevante".
Ore 6.00. Ci sono stati crolli in alcune fabbriche di Bondeno, in provincia di Ferrara. Secondo le prime informazioni dei pompieri, ci sarebbe una vittima. Si tratterebbe di un operaio di 25 anni di origini marocchine.
Ore 5.30. A Padova la Polizia municipale sta verificando la segnalazione di un cornicione caduto in via Dante. Anche in questo caso nessuno è coinvolto.
Ore 5.25. A Montagnana in via Borgo Eniano 26 sono caduti da un palazzo antico sulla strada regionale 10 due pinnacoli di pietra del peso di un quintale. Fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto nel crollo (nella foto a sinistra, tratta da Twitter).
Ore 5.15. L'epicentro della prima scossa è stato localizzato nelle vicinanze di Finale Emilia, in provincia di Modena, ma al confine con le province di Mantova e Ferrara.
Ore 5.00. Una scossa di assestamento, registrata alle 5.03: meno lunga e meno intensa della precedente. Ma per molti padovani è difficile dormire, mentre fuori ormai albeggia.
Ore 4.45. I Vigili del Fuoco di Padova sono in pre-allarme per spostarsi velocemente verso Bologna e Modena, dove si registrano i danni più seri.
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