Fossato a secco, ecco la soluzione

Un collegamento idraulico realizzato dal Consorzio di bonifica Brenta evita il prosciugamento del vallo
BELLUCO.GIRO IN BARCA RIVE CITTADELLA
BELLUCO.GIRO IN BARCA RIVE CITTADELLA

CITTADELLA. Un nuovo collegamento idraulico, per impedire che il fossato attorno alle mura di Cittadella si prosciughi. A realizzarlo è stato il Consorzio di Bonifica Brenta. All’origine il fossato di Cittadella era una vera e propria risorgiva, cioè veniva alimentato dalla falda. Dopo secoli, nel secondo Novecento, gli interventi dell’uomo sull’ambiente hanno causato sulle falde un lento ma costante calo. E così anche il fossato di Cittadella ha perso l’originaria alimentazione dal basso, cioè dalla falda, e per non rimanere in secca si sono dovuti studiare dei metodi alternativi. Le fosse di Cittadella oggi sono normalmente alimentate dall’alto con acqua di canali derivati del Brenta: roggia Dolfina Bassa e roggia Munara. La presa dal fiume è a Bassano, a valle del Ponte Vecchio, dove si separa il Medoaco; due chilometri più a valle, in località San Lazzaro, dal Medoaco si stacca la roggia Rosà. A sua volta, la roggia Rosà dà acqua a vari canali, che arrivano al fossato di Cittadella. È presente inoltre un pozzo di emergenza, su Riva del Grappa a Cittadella, che tuttavia non riesce più a pescare dalla falda a causa dell’abbassamento della stessa, oltre a presentare varie criticità sia per l’alimentazione elettrica che per la pompa esistente, anche in termini di sicurezza dal punto di vista delle norme. Durante le asciutte annuali dei canali per le manutenzioni, inoltre, il relativo apporto d’acqua viene a mancare, provocando un progressivo e preoccupante calo del livello delle fosse. «Negli ultimi anni», spiega il presidente Enzo Sonza, «caratterizzati da particolari siccità, questi canali sono stati chiusi per periodi molto estesi, aggravando le condizioni idriche del fossato. Per garantire un minimo apporto d’acqua ed evitarne il prosciugamento, il Consorzio ha quindi creato un apposito nuovo collegamento idraulico, utilizzando un idrante dell’impianto pluvirriguo di Rossano Veneto. La rete tubata viene tenuta in pressione mediante un collegamento con la rete tubata dell’impianto di Loria, il quale può essere tenuto in pressione anche durante il periodo di asciutta dei canali». «Conservare la presenza di acqua nel fossato, a fronte dell’abbassamento delle falde e del cambiamento climatico, è un intervento prezioso. Grazie al Consorzio di Bonifica Brenta che dimostra ancora una volta di avere a cuore il nostro territorio».

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