Dopo un anno la frana è ancora da riparare: a Rovolon cartelli di protesta

“Patrimonio della Umanità” è il messaggio provocatorio lasciato nel cantiere. L’assessore Cristofanon: «C’è il progetto, lavori assegnati entro fine febbraio»

Gianni Biasetto
La frana di Rovolon
La frana di Rovolon

Considerato che a distanza di più di un anno la frana che interessa la strada provinciale 77 “di Costigliola”, al confine tra i Comuni di Teolo e Rovolon, non è ancora stata messa in sicurezza, un buontempone ha pensato di posizionare nei giorni scorsi un cartello con la scritta “Patrimonio della Umanità”. Come per dire “non si può toccare, deve rimanere tutto così com’è”.

E, allo stesso tempo, per ricordare il recente riconoscimento Unesco conferito ai Colli Euganei, che stride con un cantiere ancora così in alto mare, brutto biglietto da visita anche per i turisti che arrivano in queste zona.

Cartelli di protesta
Cartelli di protesta

Al di là dell’ironia, la situazione è ferma al 7 gennaio del 2024 quando le abbondanti piogge di quel periodo hanno fatto crollare la sede stradale, molto probabilmente a causa della non corretta regimazione delle acque meteoriche del versante nord del monte Grande.

Sulla provinciale 77 che collega la zona di Treponti a Bastia di Rovolon dal giorno della frana i mezzi transitano a senso unico alternato e da poco meno di un anno, per evitare il crollo totale, è stato inibito il passaggio dei mezzi superiori a 35 quintali.

Oltre ai disagi per i mezzi pesanti, il timore è che con le piogge collassi anche quel lembo di asfalto largo circa 2 metri, lato monte, che ancora regge. Se dovesse succedere, rimarrebbero isolate le numerose attività di ristorazione che si trovano nel comune di Rovolon, proprio a ridosso della frana.

«Le interlocuzioni tra i due Comuni, la Provincia che ha la competenza sull’arteria, e la Regione, in questo periodo non sono mancate anche per cercare di reperire i fondi necessari alla messa in sicurezza del versante», spiega l’assessore alle Attività commerciali del Comune di Rovolon, Davide Cristofanon.

«È stato fatto uno studio da parte di un geologo ed è stato realizzato un progetto che sia risolutivo, che prevede la posa di micropali per trattenere lo scivolamento del versante. La Provincia per far fronte alla spesa ha dovuto fare due variazioni di bilancio. L’aggiudicazione della gara è prevista per la fine di febbraio, una volta espletati tutti i passaggi burocratici».

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