Risate, impegno sociale e volontariato: Ospedaletto piange Francesco Chiodin
Si è spento a 73 anni l’ex infermiere di Cardiologia, fondatore di un gruppo teatrale e di un centro sollievo per l’Alzheimer

Francesco Chiodin aveva una dote innata: saper unire la risata all’impegno. E quante volte ci era riuscito, nelle sue commedie che strappavano sorrisi ma anche profonde riflessioni, e poi in quel suo impegno quotidiano offerto sempre con la massima spensieratezza. Per questo la comunità di Ospedaletto Euganeo piange davvero sinceramente la scomparsa di una figura che ha segnato la vita associativa, e non solo, dell’intero paese.
Chiodin è mancato venerdì pomeriggio all’età di 73 anni. Era malato da tempo, e in particolare negli ultimi due anni le sue condizioni lo avevano costretto a lunghi ricoveri. Lui conosceva molto bene la malattia e l’ospedale, per professione e vocazione. Era stato a lungo infermiere nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Este, anche con incarichi di coordinatore. Era stimato da medici, colleghi e pazienti.
Al lavoro coniugava l’impegno nel campo del volontariato. È stato fondatore e anima del gruppo teatrale in dialetto veneto “Ospedaletto ci prova”, realtà dal ricco repertorio di commedie che spaziavano nei diversi ambiti della risata, sfociando anche in temi delicati come la convivenza dell’uomo con la malattia. Era anche tra i fondatori dell’Acos di Este, l’associazione cattolica degli operatori sanitari.
E ancora, aveva creato il centro sollievo per l’Alzheimer “Morena” ad Ospedaletto Euganeo, per dare un momento di sollievo alle famiglie ed alle persone in difficoltà. Sempre da una sua idea era nato il periodico “I fiori di testa”, dedicato al mondo del volontariato. L’associazione omonima aveva ricevuto nel 2020 il Premio Cenobio, che il Comune dedica alle realtà e alle figure chiave della comunità.
Lascia la moglie, due figlie e un fratello, già assessore comunale. La data del funerale non è ancora stata decisa.
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