«Frase razzista? Siamo tranquilli»

I dirigenti della Gregorense convocano i giocatori domani sera

PONTEVIGODARZERE. Faccia a faccia tra dirigenti e calciatori per chiarire quanto accaduto. La convocazione è stata fatta ieri sera a tutti i ragazzini tredicenni dei Giovanissimi regionali presenti alla trasferta a Fossalta di Portogruaro: l’incontro è in programma domani sera. È ancora alta la tensione dopo la partita di domenica nel Veneziano, dove la formazione di casa era opposta alla Gregorense. Un calciatore padovano avrebbe detto “Sei un negro di m...” all’avversario di colore, proprio davanti all’arbitro e all’allenatore della Fossaltese, comandante della Polizia locale. I vertici della formazione padovana smentiscono i fatti e chiamano in causa i veneziani, rei di averli offesi per tutta la gara. «Sono tutti convocati, anche se di fatto li abbiamo già sentiti nell’immediatezza dei fatti», assicura Simone Grendele, vice presidente vicario della società. «Io non ero presente alla partita, ma mi sono fatto raccontare bene com’è andata e siamo assolutamente tranquilli».

In tribuna poi un genitore padovano ha sferrato un pugno ad un papà veneziano. «Come società sportiva nasciamo all’Arcella, uno dei quartieri più multietnici di tutto il Nord Italia», aggiunge il presidente Michele Caccaro. «Da noi giocano cinesi, russi, africani, americani, ragazzi di tutti i colori e di tutte le etnie. Prendiamo chiunque a giocare, senza pregiudizio. Non siamo razzisti. Purtroppo ci può essere qualcuno che sbaglia. Dall’inizio della partita alla fine i nostri ragazzi sono stati bersaglio di offese e insulti di ogni tipo. Alla fine purtroppo un genitore esasperato deve aver perso le staffe. Alla fine della partita i ragazzi sono rimasti chiusi dentro gli spogliatoi perché era pericoloso uscire». La Fossaltese spera in un provvedimento della giustizia sportiva per l’offesa razzista, ma non intende avviare alcuna azione legale. Il referto dell’arbitro è atteso per domani. (c.bel.)

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