A Santa Giustina l’addio a Roberto Bianco: «Un medico capace di sognare»

Questa mattina – mercoledì 9 aprile alle 9.30 – oltre ottocento persone hanno partecipato al funerale di Roberto Bianco, medico di 61 anni, nato a Venezia, venuto a mancare lo scorso 31 marzo presso il suo studio al Centro Gallucci, in circostanze che sono ancora oggetto di indagini. La cerimonia si è svolta in un clima di profondo cordoglio in una basilica di Santa Giustina gremita di colleghi, amici e familiari, a testimonianza dell'affetto e della stima che il dottor Bianco aveva saputo conquistare.

Tanti colleghi e amici presenti

Padre Federico Lauretta ha officiato la cerimonia funebre, accompagnando i presenti in un momento di raccoglimento e preghiera. Tra i partecipanti, numerosi medici, infermieri e personale amministrativo che avevano collaborato con lui, oltre alla famiglia e ai tanti amici che lo ricordano con affetto. Commovente la presenza della classe intera del liceo Tito Livio, frequentato dalla figlia Giulia, in prima fila accanto alla sorella Emma e alla madre Gabriella. Tra i colleghi erano presenti i primari Gino Gerosa, Gaia Spolverato, Giampiero Avruscio ed il dottore Giovanni Calabrese

Dieci grazie dalla moglie

Durante la messa, sette persone hanno voluto omaggiare la memoria del dottor Bianco con parole sentite dall'altare. Il primario Gino Gerosa lo ha descritto come un medico eccezionale, capace di sognare anche ad occhi aperti, augurandogli un sereno viaggio nella luce. La moglie, visibilmente commossa, ha voluto ringraziarlo con dieci semplici ma profondi "grazie" per tutto ciò che aveva fatto per la loro famiglia.

La salma, affidata all’impresa funebre Brogio, sarà sottoposta a cremazione nei prossimi giorni. Sul fronte giudiziario, si attendono con attenzione i risultati degli esami tossicologici che potrebbero fornire chiarimenti sulle cause del decesso.