Furti di iPad all'Apple store, due arresti e una denuncia

Sgominata una banda familiare: due fratelli e un cugino

PADOVA. Due fratelli esperti e con precedenti certificati nel ramo, un cugino giovane da mandare in avanscoperta nei casi di necessità. Rubavano soprattutto materiale tecnologico. La polizia di Padova li ha fermati mercoledì pomeriggio dopo un colpo pulito pulito all'Abc di via Venezia. Il piccolo della banda, un quindicenne, era entrato, si era infilato senza farsi notare nel magazzino e ne era uscito, non visto da nessuno, con un iPad. L'avrebbero fatta franca, se non fosse che la polizia li seguiva già da un'oretta. I tre, tutti rumeni e con domicilio in Lombardia, giravano su una Volkswagen Sharan con targa inglese, e questo aveva attirato l'attenzione della pattuglia in transito su via Gattamelata. Anche l'atteggiamento dei tre era piuttosto sospetto: si fermavano in corrispondenza di negozi e tabaccherie, quasi a fare un sopralluogo. Probabilmente preparavano altri colpi. Poi la banda si è diretta in via Venezia. Il fratello grande, Constantin Caprariu, 32 anni, era alla guida. Ha parcheggiato dal distributore di fronte all'Apple Store e ha finto di far benzina. Gli altri due sono scesi e sono andati verso il negozio. Il fratello piccolo, Florian Caprariu, 25 anni, si è fermato fuori. Il cugino quindicenne è entrato, ha preso l'iPad ed è uscito. Nel negozio c'era il pienone e nessuno l'ha visto, ma le telecamere a circuito chiuso l'hanno ripreso durante il colpo (nella foto). La banda si è poi rimessa in macchina e si è diretta verso Vigonza. La polizia l'ha seguita e l’ha fermata poco dopo l'Ikea. I due maggiorenni sono stati arrestati per furto aggravato in concorso (aggravato perché si ipotizza l'induzione del minorenne al furto). Il quindicenne è stato denunciato a piede libero per concorso in furto. I tre dovranno anche rispondere di quello che avevano in macchina. Nel baule la polizia ha trovato attrezzi da scasso – grimaldelli e chiavi alterate – e diversi smartphone, probabilmente rubati. La polizia ritiene che i tre operassero da tempo in tutto il nord Italia.

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