Furto in villa a Busa, ladri sfondano la cassaforte con un flessibile
Colpo in via 2 Giugno a Busa: ladri forzano l’ingresso, mettono a soqquadro la casa e aprono la cassaforte con un flessibile. Indagano i carabinieri
Forzano il portoncino della villa e mettono a soqquadro la camera padronale. Poi scoprono la cassaforte dietro la porta del garage, occultata da uno specchio. Sabato pomeriggio i ladri hanno colpito in via 2 Giugno a Busa, nell’abitazione di Claudia Visconti.
La donna, farmacista, sabato era andata al lavoro e quando la sera è rincasata ha scoperto di avere avuto ospiti indesiderati. «Il portoncino d’ingresso era aperto», racconta la derubata, «ho capito subito che qualcosa non andava. Infatti in camera ho trovato il disastro, avevano buttato fuori tutti i vestiti e ci hanno camminato sopra con le scarpe sporche di fango. Nelle camere dei ragazzi si sono limitati ad aprire cassetti e armadi e hanno tirato giù i vestiti dallo sgabuzzino».
Ma poi in garage hanno trovato la cassaforte e si sono concentrati su quella. Per “lavorare” meglio hanno appoggiato lo specchio a terra e tolto la porta. Devono aver provato ad aprire la cassaforte più volte perché hanno pure praticato un buco nel muro per arrivarci da dietro. Infine ci sono riusciti insistendo col flessibile.
«È una vecchia cassaforte, molto resistente, l’ho trovata tutta accartocciata», afferma Claudia Visconti, «ci avranno lavorato ore per aprirla e usato almeno tre dischi per il flessibile. Due li hanno abbandonati a terra insieme a un guantone mezzo bruciato e li hanno requisiti i carabinieri come prove». Impossibile quantificare il bottino con esattezza.
«Non aprivo la cassaforte da tempo, non ricordo bene cosa ci fosse custodito. Sicuramente orologi, catenine e altri oggetti d’oro sia miei che dei miei figli. Ma la cosa a cui tenevo infinitamente è rimasta in cassaforte, forse è scivolata: è la collanina di mio papà, che ho perso a due anni. Mi è rimasto il conforto di avere ancora quello che per me era importante affettivamente».
Claudia ha però un rammarico: «Possibile che nessuno abbia sentito il rumore che i ladri avranno fatto abbattendo picconando il muro e tagliando la cassaforte col flessibile? Una vicina mi ha riferito che nell’imbrunire ha notato un’auto grigia di grossa cilindrata allontanarsi in velocità». La donna andrà a formalizzare la denuncia alla stazione locale dell’Arma.
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