Future Vintage Festival a Padova, la cultura streetwear brilla di luce propria

Le vie della “strada” non sono finite: il pubblico potrà infatti partecipare a workshop di sicuro interesse per gli amanti delle scarpe custom, come quello di domenica 11 alle 15 “Sneakers iconiche (e come customizzarle)”

PADOVA. C’è una cosa che tiene legate tutte le edizioni del Future Vintage Festival. Sarebbe facile dire “il vintage”: indiscutibile. Ma, sottotraccia, quello che non manca mai è la strada. La strada come spazio di espressione, luogo di ispirazione, incubatore di tendenze che si rinnovano di anno in anno, di metro in metro. Anche quest’anno, che vede al centro il tema delle Icone, la cultura streetwear brilla di luce propria per presenza e approfondimento.

Sneakers, t-shirt, prodotti di seconda mano della scena urban: il Festival ospita Urbanwear collective, il collettivo dei migliori rivenditori specializzati nella moda streetwear. A questa proposta, che arricchisce un’area Expo & Market già storicamente nutrita, si aggiunge l’innovativo Hype Market, nuovi stili e contaminazioni che richiamano il mondo delle Icone.

Le vie della “strada” non sono finite: il pubblico potrà infatti partecipare a workshop di sicuro interesse per gli amanti delle scarpe custom, come quello di domenica 11 alle 15 “Sneakers iconiche (e come customizzarle)” con i massimi esperti del settore Clessio Lab, Jacopo De Carli e Marco Evangelisti. Il Creator Clessio, da solo, sarà inoltre protagonista del workshop “Decon-Recon: come smontare una Nike Air Force 1”, sempre domenica alle 17 nello Spazio 35 del San Gaetano.

“Applica, colora, decora una scarpa da museo” vedrà invece impegnato da solo Jacopo De Carli, alle 16. Senza dimenticare la dimensione della performance, con l’imperdibile “Breaking Best: l’Hype danza su strada”, con lo Street Show itinerante dei talenti della breakdance padovana insieme al coach della nazionale B-Boy Kacyo, sempre nelle sale del San Gaetano.

E poi, le mostre. Due, in particolare, sono da segnare sul calendario di chi ha un Dna Urban: “Just Dunk It”, che espone una delle più grandi collezioni di Nike Dunk dall’archivio del collezionista e “sneakerhead” Attilio Ceccacci aka Fuocolento; e “This must be the skate”, 40 anni della tavola più iconica in una mostra mozzafiato ricca di modelli storici, come i Supreme, fino a versioni artistiche di culto, ispirate tra le altre alla pop art.

Di strada, in 13 anni di Festival, il Future Vintage ne ha fatta eccome. La sensazione è che ne abbia ancora molta davanti, finché la regina delle Icone continuerà a essere la Strada, in tutte le sue direzioni di senso e di stile.

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