Gauguin da record 76.721 visitatori a palazzo Zabarella

Visto il successo dal 24 dicembre apertura 7 giorni su sette Trend positivo anche per l’esposizione di Ligabue ai Musei 

I dati sono incoraggianti, Padova diventa meta sempre più appetibile per i turisti che non si fermano più solo a Venezia, ma arrivano in città incuriositi dalla realtà storica e architettonica, Cappella di Giotto in primis, ma anche per gli eventi culturali ed artistici. La città in questo 2018 ha ospitato quattro mostre di importanza nazionale: Gaetano Pesce a Palazzo della Ragione, Joan Mirò “Materialità e metamorfosi” e Gauguin e gli Impressionisti a Palazzo Zabarella, “Antonio Ligabue. L'uomo, il pittore” ai Musei Civici agli Eremitani.

I dati

Sono i dati d’affluenza di queste due ultime mostre, inaugurate poco più di un mese fa, a confermate il trend positivo. Al 22 novembre la mostra di Ligabue ha registrato 11.432 visitatori, compresi i gruppi di studenti di scuole primarie e secondarie, che oltre alla mostra hanno a disposizione due laboratori (il più gettonato è “Animali in mostra”). Una conferma data non solo dai numeri, ma anche dalle recensioni positive lasciate a fine mostra e nei social network legati alle attività culturali del Comune di Padova. È boom a Palazzo Zabarella che a 45 giorni dall’apertura della mostra “Gauguin e gli Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard”, registra da 76.721 persone, con una media giornaliera che sfiora i 1705 ingressi.

I fine settimana

Il maggiore flusso si concentra nei fine settimana. «Un dato come questo in Fondazione Bano, ma credo anche in tutta la storia delle grandi mostre a Padova, lo si è registrato raramente, forse mai – ha sottolineato Federico Bano, presidente della Fondazione che, con il Comune di Padova e con la Ordrupgaard di Copenaghen, ha dato vita alla fortunata rassegna – Ma non è solo il risultato numerico a farmi dichiarare soddisfatto, ma anche l’entusiasmo dei visitatori, i giudizi molto positivi della critica e il consenso e l’appoggio che questo nostro progetto ha ottenuto e continua ad ottenere in città». Oltre il 50% dei visitatori arriva da città venete, Padova e Provincia registrano quasi il 20%, a cui si aggiunge un 25% circa di visitatori che arrivano dalle regioni limitrofe, come Emilia-Romagna e Lombardia, ed il restante è legato al turismo estero. L’entusiasmo cresce per la richiesta massicci da parte delle scuole “Gli spazi per scuole e gruppi, da oggi alla fine della mostra, sono vicini alla saturazione.

sette giorni su sette

«Per questo – continua Bano – abbiamo deciso che dal 24 dicembre la mostra resterà aperta sette giorni su sette, eliminando la giornata di chiusura del lunedì. E abbiamo anticipato l’orario di apertura». Per le scolaresche la Fondazione Bano ha messo a punto un programma didattico con visite “su misura” ed inoltre regala una piccola guida stampata proprio per i bambini, con un linguaggio più semplice ed in formato tascabile che raccoglie sezioni e , un omaggio realizzato con Mediagraf e il gruppo bancario Bper. Nessuna anticipazione sul titolo della prossima mostra a Palazzo Zabarella, l’unica certezza è che seguirà il nuovo filone che tocca il ‘900, continua la nuova parentesi artistica della Fondazione iniziata con Mirò.

Erika Bollettin

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