Furto sacrilego in cimitero, via il rame dalle coperture delle cappelle private

Grande rammarico a Gazzo: le cappelle sono private e dunque i cittadini dovranno provvedere in autonomia al danno

Silvia Bergamin

Ladri che non si fermano di fronte a nulla e prendono di mira le cappelle private di un cimitero di Gazzo, sradicando il rame dalle coperture.

È accaduto nel camposanto della frazione di Grossa, dove ignoti hanno agito con rapidità e precisione, portando via intere lastre di rame che rivestivano i tetti di alcune tombe private.

A scoprire il blitz sono stati alcuni visitatori nella giornata di giovedì e hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno constatato il furto e avviato le indagini.

Il danno economico è tutt’altro che banale e, trattandosi di cappelle private, la riparazione sarà interamente a carico dei proprietari. I vandali sono saliti sulle cappelle, all’altezza di circa tre metri, e hanno agito indisturbati.

L’amarezza è tanta. «È vergognoso, sono indignata», commenta la prima cittadina Ornella Leonardi, «non ci sono altre parole. Profanare luoghi sacri in questo modo significa non avere alcun rispetto né per i vivi né per i morti.

Mi hanno avvisato le forze dell’ordine, e anche se l’area colpita riguarda proprietà private, mi sento comunque profondamente offesa come sindaco. È inconcepibile che si arrivi a tanto pur di rubare qualche foglio di rame».

Non è la prima volta che il cimitero di Grossa finisce nel mirino dei ladri.

Già nel 2012 si era verificato un episodio simile, segno di quanto questo fenomeno sia purtroppo diffuso. I cimiteri, con le loro strutture in rame facilmente commerciabili sul mercato della ricettazione, sono bersagli fin troppo vulnerabili. Nonostante l’installazione di sistemi di sorveglianza in molti Comuni, le bande specializzate riescono a colpire rapidamente e a dileguarsi senza lasciare tracce.

Il rame, metallo pregiato il cui valore è salito negli ultimi anni, attira i vandali che non provano alcun ritegno neppure davanti alle tombe.

«Al di là del valore economico, qui stiamo parlando di un luogo che merita assoluto rispetto. Il vero danno è morale: un’offesa alla nostra comunità, al nostro senso di appartenenza e di pietà», insiste la prima cittadina.

Il Comune, pur non avendo competenza diretta sulle cappelle private, ha garantito il proprio supporto ai cittadini coinvolti, mentre l’Arma sta tentando di risalire agli autori del furto. «Spero che i responsabili vengano individuati e puniti», conclude Leonardi.

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