C’è un gemello digitale della Zip: «Utile per la decarbonizzazione»

La R2M Solution lo ha presentato in Comune, permetterà di individuare i principali interventi per rendere green la Zona industriale di Padova

Un gemello digirale energetico per la zona industriale, come base di una roadmap di decarbonizzazione della città. Un modello presentato in Comune e replicabile in altre zone. Tra i vari risultati possibili con la simulazione, la riduzione del 92% di Co2 emessa annualmente nell’area.

Una chiave di volta

L’evento è stato una occasione importante per far conoscere il progetto +PADOVAxCHANGE all’interno del piano di transizione verde della città, grazie al programma Net Zero City Mission e diventare Net Zero entro il 2030. R2M Solution, leader del progetto, è inoltre firmataria del Climate City Contract del Comune di Padova, il documento cardine per la transizione verde della città. L’ingegnere Simone Buffa di R2M Solution, Thematic Area Leader - Smart and Sustainable Communities, commenta: “Il gemello digitale della Zip è la chiave di volta a supporto del Comune e degli Imprenditori nell'affrontare la sfida della decarbonizzazione e prendere decisioni strategiche in termini di rigenerazione urbana, energie rinnovabili e risparmio energetico”.

La simulazione dei consumi energetici

L’assessora all’innovazione e transizione digitale Margherita Cera commenta: “Il progetto sviluppato con questo gemello digitale ha l’obiettivo di simulare scenari di decarbonizzazione della zona industriale. Noi come Comune abbiamo fornito i dati Lidar dei rilevamenti aerei della città, grazie ai quali si sono potute avere moltissime informazioni, ad esempio le misure esatte dell’altezza e della superficie di ogni edificio della zona industriale.

Sono stati presi poi i consumi standard per ogni tipologia di impresa, che sono disponibili in speciali banche dati, ai quali sono stati affiancati quelli esatti forniti in prima persona da alcune aziende della ZIP che hanno già aderito al Climate City Contract e che quindi hanno collaborato fattivamente a questo progetto. Sulla base di questi dati i ricercatori hanno costruito il gemello digitale dei consumi energetici della zona industriale. Successivamente sulla base di questi consumi hanno fatto una simulazione: se noi mettiamo il “cappotto” agli edifici, se noi li coibentiamo, installiamo il fotovoltaico, qual è il risparmio energetico che si ottiene? Sono state quindi suggerite tre strategie diverse, di cui una porterebbe addirittura la zona industriale ad essere un distretto di energia positiva, capace anche di scambiare, soprattutto con il teleriscaldamento, energia tra la ZIP e il resto della città. Il costo di tutti questi interventi sarebbe naturalmente molto alto, ma è interessante che questa simulazione di risparmio sui consumi è in un certo senso un “regalo” che viene dato a tutte le imprese della zona industriale e a chi ha messo a disposizione i dati precisi della propria attività, e suggerisce a tutta la città quelle che potrebbero essere le azioni da fare per il Climat City Contract.

Individuare i progetti finanziabili

"Infine in vista dei finanziamenti che potrebbero essere disponibili tramite l’UE e il progetto delle Mission Cities si potrebbero individuare dei progetti eleggibili – prosegue Cera – Direi quindi che questa è una utile applicazione del gemello digitale, che è una tecnologia fondamentale per le città per simulare i cambiamenti e i loro effetti nella città, e che sempre di più deve essere calata in casi di studio concreti, quale appunto quello dell’efficientamento energetico. E’ stato molto utile che il Comune avesse già a disposizione i dati dei rilevamenti per ottimizzare questa applicazione del gemello digitale, sulla scia del fatto che, ricordiamo, l’innovazione a Padova deve essere soprattutto al servizio della transizione verde in ragione dell’obiettivo che abbiamo con la mission city e questo progetto è un esempio concreto di come la tecnologia può essere utile a questi scopi e quanto siano importanti i dati raccolti con il progetto My data che possono essere messi a disposizione per progettualità di questo tipo”.

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