Giardino di Cristallo a Padova, un tesoro sotto vetro in attesa di rilancio

PADOVA. Dentro c’è un patrimonio botanico da un milione di euro, la collezione di piante che fu del professor Angelo Levis. E ci sono anche gatti - ormai di casa - che si godono il sole attraverso i vetri. Quello che manca sono i visitatori, perché il Giardino di Cristallo, al parco Europa, è ancora inaccessibile, com’è successo più volte nella sua storia travagliata. Ma in Comune ora assicurano che una svolta è vicina..
A pezzi
I problemi di gestione del parco Europa ci sono sempre stati. Ma a sentire l’amministrazione di oggi, quelli del Giardino di Cristallo si sarebbero aggravati quando nel 2016 la giunta Bitonci aveva deciso di dividere la gestione della sala al suo interno (affidata al gabinetto del sindaco) da quella della collezione botanica (rimasta al Verde). Così capitava che ci fossero feste fino all’una di notte, nella sala, mentre la serra continuava a restare inaccessibile.
Il riordino
«Noi abbiamo accorpato di nuovo tutta la gestione sotto il settore Verde», spiega ora l’assessore Chiara Gallani. «E poi abbiamo lavorato nell’ottica di rendere quella collazione di nuovo a disposizione di chi vuole ammirarla. In questo senso, a gennaio abbiamo accolto il progetto di valorizzazione della serra presentato dall'Associazione Mame: partirà a brevissimo con organizzazione di conferenze, convegni, mostre, set fotografici e visite guidate fino a fine estate». L’affidamento del parco e della serra all’associazione Mame di Antonio Colella ha fatto discutere parecchio, perché avvenuta senza quel bando triennale che era stato annunciato dalla giunta. La spiegazione ufficiale è stata che non c’era tempo e la scelta di Mame sarebbe stata dettata dal fatto che era l’unica offerta proposta arrivata in municipio.
I problemi
Ma la strada verso una gestione efficiente, trasparente e capace di valorizzare le potenzialità dell’area è ancora lunga. Mame farà funzionare il parco in estate. E la serra - assicura l’assessore - già adesso è curata (da un giardiniere) e custodita (da due nonni vigile). «Valutiamo anche di arricchire la collezione di piante», dice Gallani. Nell’attesa, è un dato di fatto che dalla sua inaugurazione, il Giardino di Cristallo è stato più spesso chiuso che aperto.
L’ufficio chiuso
E poi c’è la palazzina ex sede del settore Verde - con i cartelli ancora sul posto - in stato di abbandono. Gli impiegati ora sono a Palazzo Gozzi, lo stabile è comunale ma non si sa ancora cosa farne. Gli assessori Gallani e Micalizzi assicurano che qualche idea c’è, per un uso integrato con il parco. Ma per ora sono solo buone intenzioni. —
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