Gioco d’azzardo online: dipendenza per 8 mila padovani, crescono le donne
Al via la settimana di prevenzione dell’Ulss 6. Ansia e stress le cause del problema tra le giovani

Un numero crescente di giovani donne gioca d’azzardo – in modo patologico – online, spesso per dare risposta ad ansia e depressione. È questa una delle novità nell’ambito delle dipendenze comportamentali analizzata da Cambio Gioco, l’evento dell’Usl 6 dedicato da lunedì 10 a venerdì 14 marzo alla prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo patologico e alle dipendenze comportamentali.
Un fenomeno spesso sottostimato se si considera che nel Padovano ci sono 300 giocatori in cura al Dipartimento Dipendenze, ma si stima che per ognuno di questi ce ne siano almeno altri 10 – quindi 3 mila in tutto – con patologia in stato avanzato che non si rivolgono ai servizi, numeri che superano gli 8 mila considerando i giocatori con profili di rischio medio-grave.
«Nelle giovani tra i 18 e i 24 anni si registra un aumento del gioco online, anche grazie al fatto che questo consente l’accesso anonimo» spiega la dottoressa Arianna Camporese responsabile le progetto Cambio Gioco «l’ambito virtuale appare più sicuro anche perché mette al sicuro da giudizi. Può essere una strategia per rispondere al malessere psicologico, laddove le donne soffrono più degli uomini di ansia, depressione e stress, oltre che essere un modo per integrarsi con le coetanee, scegliendo di giocare insieme».
Tuttavia, per quanto riguarda il gioco online, il Veneto spende cifre nettamente inferiori rispetto ad altre regioni italiane – con 960 euro pro capite giocati nel 2023, Padova è ben lontana dagli oltre 3.200 euro di Messina, Palermo e Siracusa, – tuttavia il fenomeno si conferma preoccupante.
I pazienti vengono presi in carico con un approccio multidisciplinare integrato che coinvolge anche i nuclei familiari: per ogni persona “malata di gioco” infatti si stima vi siano almeno 8 tra familiari e amici coinvolti e “travolti” nel vortice patologico.
«Abbiamo verificato che le persone che vengono accompagnate ai servizi e in cui si attua un intervento tempestivo guariscono prima» prosegue Camporese «le donne, invece arrivano da noi meno e più tardi, quando cioè la patologia è più grave. In questi casi l’effetto è “telescopico”, ovvero la patologia diventa gravissima in poco tempo, e può essere scatenata da un trauma».
A fronte di un malessere psicologico condiviso, vengono organizzati anche incontri di gruppo: «Abbiamo avuto una paziente che aveva vissuto un’esistenza di restrizioni economiche e, una volta andata in pensione ha perso completamente il controllo della gestione dei soldi» prosegue «anche in questi casi con le donne la situazione è più difficile perché solitamente non sono accompagnate, sono sole».
Tra le tipologie di gioco più gettonate le videolottery /Vlt, a seguire le scommesse a base sportiva, sia fisiche che virtuali, quindi lotterie e gratta e vinci. In ascesa negli ultimi anni il “trading online” ovvero modalità di investimento attraverso piattaforme digitali. Il fattore scatenante è sostanzialmente il sogno di ottenere grandi vincite in breve tempo; i soggetti più esposti sono quelli con propensione al rischio ed elevati livelli di impulsività.
Preoccupante, come detto, è soprattutto il coinvolgimento dei più giovani che giocano prevalentemente online, attratti da scommesse sportive e puntate al casinò virtuale. Nel 2023 in Italia si è raggiunto il dato più alto tra i minori: il 53% degli studenti ha giocato almeno una volta all’anno e il 4,8% (120 mila soggetti circa) ha un profilo problematico rispetto al 6,1% che ha un profilo di rischio.
«Sia a livello nazionale che regionale sappiamo che i dati sono in ascesa» prosegue «i dati ci dicono che, presumibilmente alla fine del 2025 la raccolta del gioco supererà i 160 miliardi di euro, con un +8,8% che è una cifra superiore a quella spesa per la sanità pubblica a livello nazionale. È importante capire che siamo di fronte a un problema di salute, una patologia, non un vizio. Vogliamo che le persone capiscano che si può guarire, ma per questo è necessario fare un primo passo e chiedere aiuto. Anche perché non stanno male solo i giocatori, ma anche le persone che stanno loro attorno: la dipendenza genera indebitamento, usura e povertà».
Quest’anno il tema centrale è “Connettiamoci: la rete come patrimonio di salute”. L’evento si terrà in via Orto Botanico 12 e sarà accessibile sia in presenza – 1.300 gli iscritti – che online. L’ingresso è libero, ma è necessaria la prenotazione (cambiogiocoulss6.it).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova