Giornata nera per i treni: prima un suicidio, poi un guasto

PADOVA. E' stata una giornata nera quella di giovedì per chi ha viaggiato in treno. Prima un suicidio e poi un guasto hanno rallentato la circolazione in Veneto. E Padova si è trovata al centro dei problemi.
Suicidio a Ferrara. Traffico bloccato per tre quarti d'ora, poi fortemente rallentato sulla linea ferroviaria Bologna- Padova per un investimento mortale poco fuori la stazione di Ferrara verso il capoluogo emiliano. È accaduto verso le 11.55. Il treno regionale per Ferrara-Imola 6413 era, appunto, appena partito diretto verso Poggio Rusco quando c'è stato l'investimento. La circolazione è rimasta ferma sino alle 12.40 poi è ripresa a binario unico alternato per permettere i rilievi dell'autorità giudiziaria. Ritardi sino a 90'.
La circolazione è stata totalmente riattivata alle 14,15. Sono stati 21 i treni interessati dallo stop, necessario per consentire i rilievi dell'Autorità giudiziaria. Sette treni Alta Velocità e quattro Regionali hanno registrato ritardi fra 60 e 110 minuti, inoltre cinque Regionali sono stati cancellati e altri cinque limitati nel proprio percorso.
Il guasto a Verona. Problemi fra Verona Porta Nuova e San Bonifacio, sulla linea Verona-Venezia, sul binario in direzione del capoluogo lagunare. La circolazione è stata fortemente rallentata dalle 16 per un guasto al treno regionale 20843 che si è fermato nella stazione di San Martino Buonalbergo. I 150 viaggiatori del treno in avaria hanno proseguito il viaggio su autobus messi a disposizione da Trenitalia. Il traffico ferroviario ha registrato ritardi fino a 120 minuti. Tre treni regionali sono stati cancellati e cinque limitati nel loro percorso.
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