Gli aborti sono in aumento nell’Alta Padovana
Aborti in crescita nel territorio dell’ex Usl 15, che fa riferimento agli ospedali di Camposampiero e Cittadella, contrariamente all’andamento generale del Veneto. Nel 2016, ultimo anno di “indipendenza” dei due ospedali, le interruzioni volontarie di gravidanza (ivg) praticate a Cittadella (dove confluiscono anche le richieste di Camposampiero) sono state 210.
In netta crescita rispetto alle 178 del 2015, alle 167 del 2014 e superiori alle 203 del 2013. Il picco dell’ultimo decennio si è registrato nel 2012 con 233 interruzioni volontarie. Dalle 156 del 2006 il trend nell’Alta cresce di oltre il 34 per cento, evidenziato dai dati disponibili sul portale Sanità della Regione, e che va in controtendenza con l’andamento nel Veneto dove, nel decennio, gli aborti volontari sono scesi dai 7090 del 2006 ai 4761 del 2016.
Dal 2017 i due ospedali fanno parte della nuova Usl 6 Euganea e, in un anno, le interruzioni volontarie di gravidanza sono state in tutto il territorio provinciale, 524. Nell’Alta, le statistiche regionali del 2016 mettono il luce che la fascia d’età in cui maggiormente si sceglie di abortire è quella dai 35 ai 39 anni (46 casi), seguita dai 40-44 (39), dai 25-29 (38) e dai 30-34 (34).
Un terzo delle 210 richieste è arrivato da donne straniere mentre, sempre su 210 donne sottoposte a interruzione, il l 52 per cento sono nubili e il 39, 5 coniugate, il 61 per cento lavoratrici, il 15 per cento disoccupate, il 13 casalinghe, il 9 per cento studentesse. Il 52 per cento ha il diploma superiore, il 34 per cento la licenza media e il 13 per cento la laurea. Oggi sul territorio esistono numerose strutture che aiutano le donne che scelgono l’interruzione volontaria di gravidanza o hanno bisogno di consigli. Dal consultorio familiare dell’Usl 6 che mette a disposizione un’equipe di professionisti medici e psicologi, al progetto “Alleanza per la famiglia” istituito dai Comuni del Camposampierese, fino al gruppo di volontari del Movimento per la Vita che ha sede nei santuari antoniani.
Proprio nella Casa di spiritualità dei santuari, ha sede anche “Oasi Famiglia”, centro di ascolto specializzato nell’aiuto delle donne che hanno scelto di abortire. Nell’oasi dei santuari, le donne trovano un sostegno immediato e vengono aiutate ad “affrontare le conseguenze dell’aborto volontario con l’ascolto, la preghiera, la comprensione e l’amicizia” . —
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