Gli Alajmo dominano tre nuovi ristoratori con due cappelli
Nicola Stievano PADOVA
Tra promozioni, nuovi ingressi e conferme il mondo della ristorazione padovano si mette in buona luce ed è ben attrezzato per la ripresa. La pattuglia del club dei migliori si allarga con volti nuovi che si affiancano a presenze ormai consolidate e in complesso la guida de L’Espresso premia per il dopo Covid chef giovani ma già affermati, con le idee ben chiare e voglia di crescere. Perché in fondo le potenzialità non mancano, magari per occupare anche la parte più alta della classifica.
Se dall’altro dei suoi 5 cappelli Le Calandre continua a dominare incontrastato la scena, per il momento restano vuote le caselle dei quattro e tre cappelli mentre a quota due cappelli le sorprese non mancano e lasciano sperare anche in una ulteriore crescita. Tre dei cinque ristoranti presenti in questa fascia sono stati “promossi” con un cappello in più. Una bella soddisfazione per chef come Silvia Moro, alla guida de “La Cuisine” dell’Hotel Aldo Moro di Montagnana. Lo storico albergo, aperto dal 1938 nel cuore della cittadina, è alla terza generazione e Silvia ha portato in cucina la sua visione innovativa ispirata da un talento raffinato mentre in sala conduce con perizia il fratello Aldo, che porta il nome del nonno fondatore. Dall’altro capo della provincia, a Borgoricco, conquista un cappello in più“Storie d’Amore” dell’ormai affiatata coppia Davide Filipetto in cucina e da Massimo Foffani in sala, autori di proposte ispirate e curate, frutto di un pensiero autonomo ormai ben consolidato. Un importante passo avanti anche per Davide Tangari di “Valbruna” a Limena.
Domina la scena da anni Piergiorgio Siviero al timone di “Lazzaro 1915” a Pontelongo. Lo chef dal curriculum internazionale è anche un campione dell’ecosostenibilità: nella sua cucina non c’è nulla che non sia riciclabile. Rientra fra i migliori, dopo un anno di assenza dalla guida, l’Osteria V di Trebaseleghe, nel contesto della villa di campagna Antico Veturo con il talentuoso chef Andrea Rossetti.
Due nuovi ingressi anche fra i premiati con un cappello: a Piove di Sacco si è messa in mostra l’Osteria Frase, dalle iniziali dei nomi di Francesco Luise e Serena Franzolin, coppia nella vita e nel lavoro: lei in cucina e lui in sala hanno saputo conquistare con le loro proposte. Nel segno della rinascita dell’Hotel Beatrice di Este il cappello assegnato per la prima volta al ristorante “Incalmo” mentre a Padova avanzano di categoria “Tola Rasa” e “Uva”. Confermati in città il “Fuel Ristorante in Prato” e “Radici” insieme a “Il Baretto” di Albignasego, un grande classico del pesce. —
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