Gli hacker profanano la memoria di Giorgia Libero

Prima insulti su Facebook, poi foto pornografiche sul profilo Instagram della ragazza morta di tumore. Il fidanzato ha sporto denuncia alla polizia postale
Giorgia Libero
Giorgia Libero

PADOVA. Un’associazione, o forse una fondazione in memoria di Giorgia Libero: la forma giuridica non è ancora del tutto chiara, ma lo scopo sì. «Aiutare chi oggi si trova ad affrontare la stessa battaglia che ha affrontato Giorgia, e al contempo sostenere la ricerca».

Giorgia non ce l'ha fatta: morta la ragazza che aveva commosso il web

A spiegarlo è il fidanzato di Giorgia, Federico Morandi, che al momento ne parla solo sottovoce: «È un’idea che sta ancora prendendo forma» dice «ma ce l’ho in mente da quando Giorgia è mancata e ne ho già parlato alla sua famiglia: ci stiamo lavorando insieme. È come se fra le righe me l’avesse chiesto lei. Sapeva che le sue parole stavano dando forza e speranza a tanti altri malati, e non voleva che questo finisse con lei».

Nel frattempo, il fidanzato di Giorgia si è trovato ad affrontare una vicenda ben meno piacevole, che ha già denunciato ai carabinieri e alla polizia postale: una serie di attacchi informatici offensivi, violenti ed ingiuriosi, che si sono abbattuti contro di lui e contro Giorgia.

Il primo episodio è stato su Facebook, quando una serie di nomi sconosciuti - molto probabilmente profili falsi - hanno iniziato ad attaccare il ragazzo. Parole pesanti ed ingiuriose che sono state velocemente segnalate e rimosse.

Ma i suoi folli delatori non si sono fermati: due giorni fa è stato profanato anche il profilo Instagram di Giorgia, dove al posto della sua foto è comparsa una donna semi nuda, molto volgare, ed un indirizzo web che rimandava ad un sito a luci rosse.

Federico ha segnalato la violazione ai gestori del social network, che hanno bloccato l’account. Anche su Youtube, cercando i nomi dei due ragazzi, ora compaiono video pornografici. «Non so chi sia l’autore di questi gesti» commenta Federico «ma non credo sia qualcuno che ci conosce: nella vita c’è sempre qualcuno che non ti vuole bene, ma mi sembra che qui si sia passata la misura».

 

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