GLI ORALI / Tesine sull’amore e sulla magia
PADOVA. I 6.500 candidati padovani all’Esame di Stato hanno già cominciato gli orali. In tutti gli istituti superiori, dopo le tre prove scritte, sono stati già pubblicati, nelle bacheche, i punteggi relativi agli scritti (voto massimo 45, che , però, è stato raggiunto da pochissimi maturandi ) e, quindi, gli studenti stanno affrontando il colloquio interdisciplinare che, quasi sempre, consiste nella discussione della tesina presentata dal candidato. Al Liceo Sociopedagogico Duca d’Aosta, ieri mattina, tra i maturandi, hanno effettuato gli orali anche Saidi Mulenda, della Quinta G e Martina Malachin.
«Ho discusso con i commissari e il presidente una tesina sul razzismo», spiega il ragazzo di colore, originario del Congo. «In pratica ho effettuato un percorso storico-culturale partendo dai secoli passati sino a Martin Luther King. Spero di essere andato bene perché, a scuola, non ho avuto un passato facile. Non credo che mi iscriverò all’Università. Ho voglia di lavorare subito. E poi, dopo cinque anni di studi continui, voglio riposarmi un po’. Tanto per cominciare, nelle prossime settimane, andrò in vacanza a Jesolo». Al Liceo Classico Tito Livio, ieri, nella commissione presieduta da Luigino Grossele, hanno affrontato la prova orale anche Filippo Rizzi, Caterina Sattin, Davide Schiavo, Silvia Simonini e Lorenzo Soffiato. In quella guidata, invece, dalla preside del “Da Vinci”, Anna Bottaro, anche Daniela Pisari e Giovanna Porcino. Singolare la tesina discussa da Davide Schiavo: “contro l’amore non esiste farmaco”. «Sono partito da Teocrito e ho parlato anche di Giacomo Leopardi», osserva Davide, della Terza G. «In pratica ho svolto il colloquio facendo riferimento ai programmi d’italiano, greco e storia dell’arte. Sembra che la commissione abbia gradito la mia scelta. Ma adesso basta con gli studi. Tutti al mare, sottoscritto compreso».
Particolare anche la tesina svolta da Silvia Simonini.
«Ho parlato della Magia nell’Antichità», sottolinea la ragazza della Terza G. «Tra gli altri ho citato Apuleio, Teocrito ed Apollonio Rodio. Adesso voglio tentare di entrare a Medicina».
Giovanna Porcino, infine, ha svolto una tesina in cui ha fatto riferimento all’ ermetismo, all’ellenismo e a Hegel. Per quanto riguarda sempre il Tito Livio i genitori di Nicola Carotenuto precisano che il figlio, in Prima E, ha ottenuto la media di 8.58 dopo Stivanello e Zappalà e che lo studente ad aver ottenuto il punteggio più alto nella scuola, dove si è diplomato anche il presidente Napolitano, non è stata Silvia Merz( 9.44), ma Luigi Francesco Saccardo, con 9.92. Ossia ha preso tutti dieci. (f.pad.)
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