Gli studi di meccanica, gli amici, il calcio: chi era Alessandro, morto in moto andando a scuola
Alessandro De Marchi è morto in un incidente avvenuto in via Cave. Era uno studente modello dell’istituto Marconi di Padova
![Alessandro De Marchi, morto in un incidente in moto andando a scuola](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/e53c9ac0-124d-441b-b281-545178d31029/0/whatsapp-image-2024-09-24-at-17-11-59.webp?f=16%3A9&w=840)
Non c’è felicità o gioia nel suono della campanella che annuncia la fine delle lezioni, ma lacrime tristezza. Alessandro De Marchi, studente modello di una quinta dell’istituto Marconi oggi, martedì 24 settembre, stava andando a scuola, come tutti i giorni faceva, in sella al suo scooter.
All’improvviso, alle 7.40, la sua vita si è interrotta quando ha impattato con un’altra moto davanti allo Scalcerle, in via Cave. Tra fiati sospesi e grida di terrore dei coetanei dei licei di Brusegana ha colpito violentemente la testa contro l’asfalto.
«È un mio studente dalla seconda», racconta la professoressa di inglese Gloria Burchiellaro, «quasi tutti gli anni ha fatto il rappresentante di classe. Con gli studenti ricordavo giusto questa mattina che Alessandro era una bella presenza e positiva in classe.
Aveva la capacità di tenerla unita: negli anni ci sono stati diversi ragazzi che se ne sono andati e altri che sono arrivati».
Alessandro frequentava il corso di meccanica nell’istituto di via Manzoni, dove aveva sempre portato a casa ottimi voti e risultati. «Era un bravo ragazzo, anzi, il classico bravo ragazzo cui si pensa quando si usano queste parole. Semplicemente non ci sono altre parole per descriverlo. Studiava, aveva buoni voti, era molto educato», aggiunge la docente del Marconi.
Tra le passioni, oltre a quella per il calcio, c’era anche quella per la moto. «Sì, la moto era una delle sue grandi passioni – ricorda la professoressa Brurchiellaro -. So che coi compagni aveva programmato questo fine settimana di andare a fare un giro in moto».
Il ragazzo, che viveva a Mestrino coi genitori, ha un fratello maggiore, Matteo. Frequentava solo saltuariamente la parrocchia, con cui teneva sempre un buon rapporto. Con lui in ospedale, dopo l’incidente, si sono riuniti il papà Domenico e la mamma Marta, ancora distrutti per il dolore della perdita.
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