«Godetevi il viaggio verso la felicità»

Lo diceva Marcel Proust: il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.
Sembra saperlo bene Elvino Miali, medico e psicoterapeuta, autore del volume «Crescita personale. Tra desiderio e accettazione come godersi il percorso» presentato l’altra sera alla libreria “La forma del libro” di via XX settembre.
«Il mio consiglio? Va bene pensare agli obiettivi da raggiungere, ma ancora più importante è concentrarsi su quello che già abbiamo: spesso è più che sufficiente per essere felici», ha spiegato l’autore.
Vent'anni di esperienza professionale come counselor, Elvino Miali è autore di corsi sull'autostima e di crescita personale: un percorso che gli ha chiarito le idee sull'importanza del viaggio verso i proprio personali obiettivi di vita.
«Siamo governati dalla paura: è un fattore atavico, legato alla sopravvivenza dei nostri antenati. Quindi siamo in qualche modo abituati al fatto che le emozioni positive siano in minoranza rispetto a quelle negative», spiega l'autore che vive e lavora tra Padova e Mestre. L'abitudine a pensare «domani sarò felice» va combattuta: l'idea è invece che possiamo essere felici anche oggi, qui e subito. Come? Grazie a due parole chiave, che devono diventare una sorta di mantra del buonumore.
«Accettazione: di noi stessi e degli altri. Che non significa accontentarsi o tollerare: è solamente prendere consapevolezza che andiamo bene così, che siamo bravi abbastanza».
Un approccio, questo, che ci rende più piacevoli e attiranti verso gli altri.
«L'altro concetto base è quello di “gratitudine”: apprezzare ciò che abbiamo e che troppo spesso diamo per scontato». Pensare ad un domani migliore di adesso è come dire: ora non sto bene, sono in uno stato di deficit.
È un punto di vista non ideale per il raggiungimento del nostro scopo ultimo: la nostra felicità.
«Un consiglio per stare bene nel presente? Fare cose che ci piacciono e che siamo capaci di fare, che abbiano innanzitutto un significato per noi ma meglio ancora se lo hanno a livello universale. E poi dare il massimo: a prescindere dal risultato finale, potremo affermare di avere dato il meglio di noi, saremo quindi, comunque, vincenti».
Perché raggiungere la meta è importante, ma godersi il viaggio... lo è ancora di più.
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