Grenfell, rogo alimentato da pannelli infiammabili

Quotidiano londinese scopre il dossier di esperti che imputa ai materiali low-cost installati sulle pareti della torre l’incendio fatale a Gloria, Marco e altri 80 inquilini
I veneti Marco e Gloria
I veneti Marco e Gloria

CAMPOSAMPIERO. Il rogo alla Grenfell Tower di Londra, il grattacielo popolare devastato il 14 giugno scorso da un incendio che uccise oltre 80 persone tra le quali i giovani fidanzati veneti Gloria Trevisan e Marco Gottardi, avrebbe avuto «scarse opportunità» di dilagare se la società di gestione scelta dall'amministrazione locale di quartiere non avesse fatto installare pannelli isolanti rivelatisi poi infiammabili.



Lo denuncia un rapporto indipendente di 210 pagine, stilato da esperti in investigazioni sugli incendi, del quale ha dato notizia ieri il quotidiano inglese Evening Standard. I pannelli esterni, ordinati a basso costo, vennero applicati sulle facciate dell'edificio durante i lavori di restauro approvati dal Consiglio amministrativo di Kensington and Chelsea (a guida Tory) per essere realizzati fra il 2014 e il 2016.

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Secondo il rapporto - visionato in anteprima dall'Evening Standard - furono con ogni probabilità decisivi nel permettere al fuoco, divampato inizialmente in un singolo appartamento a causa di un frigorifero difettoso, di avvolgere gran parte della torre in una sorta di inferno di cristallo, intrappolando senza scampo decine di inquilini fra cui Gloria, 26enne architetto di Camposampiero, e il fidanzato Marco, coetaneo e anch'egli architetto, originario di San Stino di Livenza (Ve).

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I lavori sarebbero stati eseguiti in violazione di specifiche norme di sicurezza, si legge nel rapporto preparato dagli esperti della BRE Global e allegato al fascicolo d'indagine della polizia. E si conclusero meno di un anno prima della fatale notte della strage. Stando alla cifre ufficiali diffuse alla fine da Scotland Yard, nel disastro perirono in totale 87 persone, mentre una settantina rimasero ferite. Nel rapporto degli esperti della Bre Global sono state individuate inoltre "deficienze" nella qualità degli infissi delle finestre, sulle chiusure delle porte - incluse quelle anti-incendio - e in generale nella scelta dei materiali usati per il restauro.


 

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