Guru, il dogo argentino che gioca nel silenzio

ESTE. Vive in un mondo fatto di silenzio, ma non per questo meno ricco di emozioni e sensazioni. È nato a Roma, ma la felicità l’ha trovata qui a Padova. Era solo un cucciolo e il suo destino sembrava già segnato: Guru, bellissimo esemplare di dogo argentino nato con un problema genetico che gli causa la sordità, stava per essere soppresso. E invece nella sua vita è arrivata Alice Dal Toso, 25 anni, di Este, che ha scoperto il caso di Guru in rete e non ci ha pensato due volte: è andata a prenderselo che aveva solo 3 mesi, un cucciolotto tutto bianco con un’unica macchia nera attorno all’occhio sinistro.
Guru è stato doppiamente fortunato perché Alice, dopo una laurea conseguita a Pisa in tecniche di allevamento del cane ed educazione cinofila, di mestiere fa proprio l’educatore cinofilo, presso il Csc (Centro di scienze comportamentali del cane), spin off dell’università di Padova. «L’educazione di Guru è tutta basata sulle posture, sulla comunicazione non verbale e sui giochi di luce, cui Guru, come tutti i cani che non possono sentire, è molto attento».
Questo dogo a Padova ha trovato anche una compagna di giochi: Iaia, 5 anni, incrocio fra un labrador e un pitbull, che Alice aveva già a casa. «Vanno molto d’accordo» racconta Alice, «anche se, a volte, è un po’ troppo insistente con Iaia… del resto ha solo un anno e mezzo e ha sempre voglia di giocare! Solo la sera si mette tranquillo, e allora è bello vederli tutti e due accoccolati sul divano».
Guru ha imparato molte cose da quando vive con Alice, tra le quali uno sport cinofilo che si chiama Treibbal: un nome tedesco che significa “pallone da fitness”. «Il gioco consiste nel far riportare al cane dei grandi palloni a una porta, come quelle dei campi da calcio. È l’unico sport in cui sono ammessi anche cani sordi». Guru ha un buon carattere, è molto socievole con tutti e ama farsi accarezzare. «Con lui è necessaria molta empatia, bisogna comunicare bene con le espressioni del viso e del corpo, in modo che capisca che cosa gli viene richiesto. Per esempio: non posso sgridarlo con il sorriso sulle labbra, capirebbe che non sto facendo sul serio!».
Questo gigante bianco di 57 kg ha esercitato un influsso positivo anche sulla sua amica Iaia, che da sempre ha avuto il terrore dei rumori forti. «Da quando è arrivato Guru a casa nostra, lei si spaventa di meno: perché i cani si influenzano a vicenda, e quando Iaia vede che Guru è tranquillo nonostante, magari, un forte temporale, allora si mette tranquilla anche lei». Un piccolo handicap, la sordità di Guru, compensato da molte altre qualità. La prima? L’amore incondizionato che riserva ad Alice, che l’ha condotto verso una nuova vita.
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