Padova, l’hotel Grand’Italia parlerà spagnolo: la gestione al gruppo Bypillow

È uno dei più sfarzosi esempi di liberty padovano, allo stesso tempo valorizzato e penalizzato dalla posizione in piazzale Stazione: l’hotel quattro stelle Grand’Italia è passato nelle mani del gruppo spagnolo Bypillow, con sede centrale a Barcellona.

Un gruppo fondato qualche anno fa dagli imprenditori Albert Duran e Marc Molas con diversi hotel-boutique anche a Madrid, Valencia, Alicante e Bilbao.

L’albergo Grand’Italia, classificato come l’unica residenza d’epoca di Padova, è il secondo hotel italiano acquisito dal gruppo spagnolo dopo l’albergo Goldoni a Firenze nella piazza omonima, nei pressi di Santa Maria Novella. Dopo Padova il gruppo iberico ha in programma di acquisire altri alberghi a Roma, Milano, Bologna e Napoli.

Una dimora storica 

L’attuale Grand’Italia non è un albergo qualsiasi. È un hotel inserito all’interno del cosiddetto palazzo Guglielmo Folchi, costruito nel 1907 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Pesaro in stile liberty, che, al suo interno, contiene anche uno stupendo salone affrescato ed uno scalone monumentale a forma elicoidale ed altre salette utilizzate per meeting di tutti i tipi.

Prima di essere ceduto agli spagnoli, il Grand’Italia, è stato gestito per anni dall’imprenditore Antonio Cinel, residente a Conegliano, in provincia di Treviso.

Cinel possedeva la Carrel, azienda in cui si producevano camicie, con numerosi investimenti anche in Romania ed in particolare nelle zone di Timisoara e Lugoj. Dopo la morte di Cinel la gestione dell’albergo – affidata alla società Saicom – è passata alla moglie Rosanna, e alla morte di quest’ultima ad altri familiari. Gli eredi Cinel hanno ceduto la gestione, ma sono rimasti sempre proprietari dei muri.

Non è stata ceduta al gruppo spagnolo la gestione delle residenze turistiche che sono state realizzate, in questi ultimi anni, in via Benedetto Cairoli, nella parte posteriore della struttura.

Sempre i Cinel sono i proprietari dei muri dove ci sono il Mc Donald’s ed i due negozi di transfer money e di telefonia, che si trovano ai lati dell’albergo: questi ultimi due locali sono gestiti da negozianti pachistani.

All’interno dell’albergo sono occupate una decina di persone, guidate dal nuovo direttore Simone Canessa, che ha provveduto ad allestire anche l’albergo Goldoni a Firenze nel 2024: «Il gruppo spagnolo è pienamente soddisfatto di aver acquisito la gestione di un accogliente albergo storico in una bella città come Padova, praticamente davanti alla stazione – Spiega Canessa – Puntiamo a essere al servizio della netta espansione turistica di Padova negli ultimi mesi. Il gruppo che rappresento ha già deciso di effettuare nei prossimi mesi un restauro di tutta la struttura. La chiusura dell’albergo sarà sempre parziale e le camere resteranno sempre 59 come oggi. Per un brevissimo periodo potremmo avere bisogno della chiusura totale».

Soddisfazione in comune 

«Si tratta di un’ottima notizia perché il rinnovamento di questo storico albergo che si affaccia sulla stazione porterà nuova luce, un presidio positivo in quest’area ed è soprattutto la conferma dell’attenzione di gruppi di investimento italiani e stranieri nei confronti della nostra città», così commenta l’assessore al commercio e all’edilizia privata Antonio Bressa.

Il mercato della ricettività è in fermento a Padova ed è prevista l’apertura di diversi nuovi alberghi nei prossimi mesi, sia a quattro stelle come il Grand’Italia che più economici ma comunque moderni come il futuro ostello-chic all’ex hotel Corso: «Il trend positivo delle presenze di visitatori a Padova è un volano per la riqualificazione e la riapertura di edifici preposti all’accoglienza turistica che vengono così rinnovati migliorando il decoro urbano e portando valore aggiunto», conclude Bressa.