I cuccioli nel canile di Monselice: 12 sono morti di malattia, 4 rubati

Non c’è pace per i 72 cagnolini di razza sequestrati a Piacenza d’Adige dopo un duro viaggio dall’Ungheria e ora ospiti del canile di Monselice

MONSELICE. Furto con scasso e quattro cagnolini sono spariti. Un’epidemia di gastroenterite ne ha fatti morire altri 12. E’ una sorte davvero triste quella toccata ai 72 cagnolini di varie razze sequestrati lo scorso 15 maggio a Piacenza d’Adige, su un furgone proveniente dall’Ungheria, e da allora ospitati al canile sanitario di Monselice.

Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ignoti si sono introdotti nel canile dopo avere tagliato la recinzione sul retro della struttura. Un furto con scasso, e con tutta probabilità eseguito su commissione. I ladri infatti hanno prelevato due bulldog, uno shar pei e un rottweiler, da tre gabbie diverse. Insomma, hanno preso esattamente quello che cercavano, privilegiando i cani più grandi e quindi più sani. Devono aver agito dopo le 1.30 di notte, quando i volontari hanno lasciato la struttura (che è anche videosorvegliata). Nel frattempo, sui cuccioli si è abbattuto anche un virus intestinale, che ha già portato alla morte di 12 cagnolini nel corso dell’ultima settimana. A indebolirli è stato il lungo viaggio dall’Est Europa (per alcuni anche all’interno di scatole), oltre alla sosta per quasi un’intera giornata nel furgone quando è scattato il sequestro.

Molti dei cagnolini, inoltre, sarebbero ben al di sotto del limite dei tre mesi di età previsto per la commercializzazione. Organismi molto deboli, facilmente soggetti alla gastroenterite che per molti si è rivelata fatale. Quando sono scoppiati i primi casi, Comune e Nas hanno coinvolto anche la Clinica Universitaria della Facoltà di Veterinaria di Padova, che è presente al canile con i suoi veterinari per un monitoraggio costante.

Tre cuccioli sono stati inoltre trasferiti alla Facoltà di Medicina di Padova. In queste ore veterinari e volontari del canile stanno facendo l’impossibile per salvare tutti gli altri cagnolini: le misure igieniche sono state potenziate e i più deboli sono alimentati con le flebo.

«Spero sarà possibile affidare i cuccioli rimasti a delle famiglie» auspica il sindaco Francesco Lunghi. «Quanto accaduto mi addolora, soprattutto per l’impegno che stanno profondendo i nostri volontari». «È una situazione deplorevole» dichiara l’onorevole Andrea Zanoni, Idv. «I danni che causa il commercio di cuccioli di cane dai Paesi dell’Est Europa sembra non avere fine, si trascinano anche dopo la messa in sicurezza dei piccoli».

Intanto, continuano le indagini dei Nas, coordinate dal sostituto procuratore padovano Maria D’Arpa, sulla provenienza dei cuccioli e le irregolarità che hanno portato al sequestro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:animali

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova