I girasoli di Villa Draghi a Montegrotto, cartolina dell’estate

I fiori sono l’attrazione dell’estate. Il sindaco li sceglie come simbolo cittadino
Federico Franchin
I girasoli di Montegrotto (foto di Sara Ceretta)
I girasoli di Montegrotto (foto di Sara Ceretta)

Una cartolina, una finestra su Villa Draghi con lo sfondo di un campo intero di girasoli. È la nuova attrattiva di Montegrotto: l’area sta divenendo nelle ultime settimane punto immancabile per una visita, una foto e dei selfie, con numerosissime condivisioni sui social network.

Tutti pazzi per i girasoli in via della Croce Rossa, nell’area – ai piedi dell’affascinante Villa Draghi – di proprietà di Gildo Turlon, titolare ad Abano dell’Hotel Quisisana, e di Clorinda Turlon, a sua volta proprietaria con la famiglia degli alberghi Europa di Abano e Neroniane di Montegrotto.

La meraviglia dei girasoli a Montegrotto Terme

La coltivazione del campo è stata data in affitto ai fratelli Dainese, che hanno avuto la brillante idea di piantare girasoli, divenuti senza volerlo l’attrazione dell’estate 2024 sampietrina.

«È stata la seconda coltivazione dell’estate», racconta Gildo Turlon. «Dopo aver piantato soia, ai terzisti è venuta l’idea di collocare dei girasoli e quasi per caso ne è uscita una cartolina che tutti ci invidiano. Dalle 9 del mattino al tramonto è un continuo viavai di gente che viene a vedere questi fiori. È divenuto un luogo di moda».

«Confermo, avendo io il ristorante Miravalle proprio lì di fronte», dice il ristoratore e assessore ad Abano, Gian Pietro Bano. «Sono sempre più le persone che vengono a scattarsi delle foto».

Sui social network c’è letteralmente la “girasoli mania” e ne è consapevole anche il sindaco Riccardo Mortandello, che ha fatto gli auguri istituzionali di “buon Ferragosto” proprio postando la foto dei girasoli sotto Villa Draghi.

«Hanno accentuato ancora di più quanto bello sia l’ingresso della città di Montegrotto e del Parco Colli», le parole del primo cittadino. «Questo è un ambito che come amministrazione abbiamo voluto preservare evitando cementificazione e mantenendolo rispettoso non solo del contesto agricolo naturale, ma anche del colpo d’occhio che valorizza il parco di Villa Draghi e la villa stessa».

I fiori possono quindi divenire un’opportunità. Felice è stata di recente l’esperienza dei tulipani euganei in via della Busa, a Luvigliano di Torreglia, divenuti non solo attrattiva per residenti e turisti, ma anche un vantaggio commerciale.

«Avevamo provato anche noi a seminare i girasoli, non da olio come quelli di Turri, ma fiori recisi di diversi colori», spiega il titolare del campo, Marco Dainese. «Purtroppo il fortunale del 7 agosto scorso ha rovinato tutto. Avevamo pronta anche un’area degustazioni con vino, birra e panificati dei Colli. Ci riproveremo il prossimo anno. Intanto in autunno arriverà l’area di Halloween. Ogni stagione proporremo qualcosa, perché i fiori sono un’attrattiva e un’opportunità anche commerciale».

«I girasoli sotto Villa Draghi sono un simbolo splendido di come la natura possa valorizzare il nostro patrimonio», annota il presidente del Parco Colli, Alessandro Frizzarin. «Questa fioritura rappresenta anche il legame profondo tra le nostre ville venete e l’ambiente che le circonda. Valorizzare questi scenari significa preservare e promuovere l’identità unica del territorio, unendo storia, cultura e natura in un’armonia perfetta».

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