«I mezzi di BusItalia tenuti con lo scotch»

PADOVA. Che i mezzi di BusItalia Veneto non siano in gran forma è sotto gli occhi di tutti i padovani. A scatenare però il dibattito sullo stato delle corriere che trasportano i cittadini su e giù per la provincia, ci si è messo anche il presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio, ultimamente molto attivo sui social network. E proprio sulla sua pagina Facebook, allegando due foto che immortalano un pullman “rattoppato” ha scritto ieri: «Non posso credere ai miei occhi, un autobus dei trasporti pubblici locali con il paraurti posteriore tenuto attaccato con il nastro adesivo. Cose che si vedevano solo nei paesi dell’Est almeno trenta anni fa. Come siamo messi male».
Un post che ha provocato una ventina di commenti, dove ognuno ha dato e rimpallato responsabilità ad enti diversi, tra cui il Comune, difeso però dal presidente Zilio: «Non credo sia colpa genericamente del Comune ma di chi ha l’appalto della gestione del trasporto pubblico. È questo il problema, altrimenti ce la prendiamo sempre con “piove governo ladro”».
A replicare è il presidente di BusItalia Andrea Ragona, infastidito dal post: «Essendo uomo di mondo, il presidente della Camera di Commercio sa benissimo quali sono i tempi di consegna dei mezzi. Mezzi acquistati e ordinati da chi c’era prima di me. La procedura è stata molto lunga, ma già nei prossimi mesi, sicuramente entro l’anno, ne vedremo una cinquantina di nuovi in strada, tra cui alcuni elettrici. Nel frattempo però va garantito il servizio, seppur con un parco auto decisamente antiquato come quello che noi abbiamo ereditato da Sita». E poi l’invito: «Sono per il dialogo, e quindi aspetto volentieri Zilio per un confronto e per ascoltare le sue idee sul trasporto pubblico».
Luca Preziusi
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