I paramenti sacri vanno a fuoco e l’incendio brucia la sagrestia

Un gruppetto di giovani davanti alla scuola avverte il pericolo e dà subito l’allarme Rogo circoscritto prima che si propaghi alla chiesa di Presina, danni per il fumo



Fiamme e fumo nella chiesa di Presina dedicata a San Bartolomeo apostolo in piazza Bottazzo. Lunedì verso le 23.30 è scoppiato un incendio nel locale adiacente alla sacrestia. L’allarme dei residenti e l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco hanno fatto sì che il rogo rimanesse circoscritto allo sgabuzzino, senza arrecare danni alla struttura.

Il fumo si è invece propagato in tutta la chiesa, che per l’intera giornata di ieri è rimasta spalancata con i volontari impegnati a ripulire tutto in vista delle celebrazioni pasquali. Secondo i primi accertamenti pare che il fuoco sia stato innescato da alcune torce a cera e un turibolo dell’incenso, riposti a terra non completamenti spenti, dopo essere stati utilizzati durante la processione religiosa un paio d’ore prima. Qualche residuo, rimasto latente, avrebbe fatto attecchire il fuoco nei vicini paramenti sacri e in un mobile in legno. Fortuna ha voluto, che nella scuola primaria dietro la chiesa ci fosse un’assemblea, altrimenti difficilmente a tarda sera ci sarebbe stata gente in giro.

C’era l’incontro pubblico della lista “Piazzola civica” di Bellot Romanet, terminato poco dopo le 23. Tutta la gente era già andata a casa, ma un paio di giovani si sono fermati al parcheggio a scambiare due parole. «È stato proprio un caso», racconta Luca Corradin, che ha allertato i soccorsi assieme all’amico Nicola Gardellin. «Abbiamo prima sentito l’odore e dopo ci siamo accorti del fumo grigio. Pensavamo fosse rimasto acceso il riscaldamento, ma non poteva esserci tutto quel fumo e in più si vedevamo delle fiamme. Fortunatamente Nicola, che si occupa anche della gestione della chiesa, aveva le chiavi per entrare. Abbiamo aperto con cautela la porta, ma ci siamo resi conto subito che non potevamo gestire noi la cosa. C’era fumo ovunque. Abbiamo subito richiuso per non dare ossigeno all’incendio e abbiamo chiamato i vigili del fuoco, che sono arrivati in un baleno a spegnere».

I giovani hanno chiamato anche i parroci, don Riccardo e don Guido, che sono accorsi preoccupati. Le sirene hanno svegliato il paese e molti sono scesi in piazza pensando inevitabilmente al disastro successo qualche ora prima alla cattedrale parigina di Notre Dame. La squadra dei pompieri, arrivata da Cittadella e da Padova con un’autobotte, è entrata con gli autorespiratori nella chiesa completamente invasa dal fumo. Domato l’incendio, ha provveduto all’evacuazione del fumo con elettroventilatori arrivati dalla centrale di Padova. Le operazioni di messa in sicurezza sono durate fino alle 3. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Cittadella e il sindaco di Piazzola Enrico Zin: «Grazie ai cittadini che hanno allertato i soccorsi e solidarietà a don Guido, a don Riccardo e a tutti gli abitanti di Presina. Sistemeremo tutto». —



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