I sentieri dell’Isola della Cona l’incanto della riserva con vista sul Golfo di Trieste

L’Isola della Cona è una riserva naturale regionale alla foce del fiume Isonzo, si estende sul mare con vista del golfo di Trieste e verso Grado: 2400 ettari di natura protetta in zona umida con punti di osservazione protetti (casotti e osservatori di legno) per il birdwatching.
uNA MAGIA PER I SENSI
Come camminare nel giardino dell’Eden: è questo l’effetto che fa immergersi nei sentieri dell’Isola della Cona, la più grande riserva naturale del Friuli Venezia Giulia alla foce del fiume Isonzo. Bianchi cavalli Camargue allo stato libero, aironi che si mimetizzano fra le canne palustri, cigni che covano indisturbati fra il fogliame, variopinti uccelli che si tuffano in acqua per catturare il pasto. E poi folaghe, germani reali, martin pescatori, gru, aquile, gheppi, capinere. Un incanto, anche di suoni.
Andare a piedi in questi 2400 ettari di natura protetta in zona umida e paludosa, habitat perfetto per oltre 300 specie di uccelli stanziali e migratori, è un privilegio che vale la pena concedersi in tutte le stagioni dell’anno.
Due sono i sentieri che si snodano all’interno della Cona, lungo i quali sono situati gli osservatori: uno circolare che si percorre in 45 minuti dal Centro Visite all’Osservatorio della Marinetta, e l’altro, il Sentiero del Mondo Unito, di tre ore (andata e ritorno) che porta ai Prati del Biancospino, al Mezza Cona e che arriva alla foce del fiume Isonzo, con la vista che spazia dal golfo di Trieste all’isola di Grado.
Il primo sentiero è attrezzato con passerelle in legno e pianeggianti tratti accessibili anche alle carrozzelle. Unisce i punti di osservazione protetti per il birdwatching e per ammirare gli altri animali senza disturbarli, e anche quando piove. Parte dal Centro visite, dove si comincia a entrare in contatto con gli organismi presenti nella riserva spiandoli attraverso i vetri delle vasche oppure osservandone i dettagli grazie ai potenti microscopi, e raggiunge l’Osservatorio della Marinetta, costruito su tre piani e attrezzato per l’osservazione subacquea e in superficie dell’avifauna. Anche qui la vista giunge fino al mare.
CON LE GUIDE
D’estate, oltre ai cavalli Camargue, pascolano liberi bianchi bovini della razza Limousine, che si possono incrociare nelle zone umide lungo il sentiero del Mondo Unito. Completano le strutture il Museo dell’Anatra e il Bar al Pettirosso per uno spuntino con vista dalle sue ampie vetrate.
Aperta dalle 9 al tramonto, con un ingresso di 5 euro (3,50 ridotto per minori, over 65 e gruppi di 8 o più persone; i minori di 6 anni entrano gratis), l’Isola della Cona offre visite guidate e attività didattica per i più piccoli. A disposizione ci sono anche i cavalli per un tour in sella e in compagnia di guide certificate. Informazioni e prenotazioni alla cooperativa Rogos (tel. 333.4056800, info@rogos. it) oppure sul sito www.isoladellacona.it. —
Alessandra Beltrame
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