I tre rumeni arrestati rubavano soldi via mail con frodi informatiche

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire un’altra serie di reati in capo ai tre rumeni arrestati qualche giorno fa con documenti falsi utilizzati per aprire conti correnti e farsi rilasciare carte di credito. L’attività investigativa degli uomini dell’Arma non si è interrotta dopo l’arresto di Dumitru Vasile, 32 anni, Constantin Alexandru Matusa, 21 anni e Natalia Elicov di 26. È così che hanno scoperto una serie di frodi informatiche grazie alle quali i tre riuscivano ad avere accesso con documenti falsi a undici conti correnti - ma potrebbero essercene anche altri ancora da scoprire - tutti aperti nel giro di venti giorni tra Lombardia, Veneto e Friuli.
La banda aveva anche ideato un sistema di hackeraggio di indirizzi e mail. Riuscivano a intercettare gli account di artigiani e imprenditori e fra le loro mail cercavano le fatture in pagamento. A quel punto cambiavano l’Iban e si facevano così accreditare i soldi nei loro conti. Sarebbero riusciti con questo sistema a mettere insieme almeno 30 mila euro. I tre erano stati arrestati martedì dai carabinieri di Prato della Valle Martedì i militari di Prato della Valle. L’indagine è partita dopo la segnalazione di una banca. Il cassiere si era insospettito quando un cittadino rumeno aveva insistito per aprire un conto corrente presentando un documento di identità molto sospetto. I militari sono arrivati così a Vasile e subito dopo ai due complici.
Ai tre sono stati sequestrati carte di credito e debito rilasciate da diversi istituti bancari, 2000 euro e la chiave di una casa di Villanova di Camposampiero utilizzata come base per il loro soggiorno in Italia e, ancora, passaporti, patenti e tessere sanitarie contraffatti. —
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