Idrovora Pratiarcati più sicura

Un potente gruppo elettrogeno scongiurerà i rischi da blackout
IDROVORA Il nuovo gruppo elettrogeno nell’impianto Pratiarcati
IDROVORA Il nuovo gruppo elettrogeno nell’impianto Pratiarcati
 BOVOLENTA.
«Per i cosiddetti "lavori di somma urgenza" abbiamo speso 2,6 milioni di euro, qualcosa meno dei tre messi in preventivo. Significa che siamo stati bravi, ma siamo appena all'inizio perché serviranno altri 10-12 milioni per mettere in sicurezza l'intera rete idraulica del territorio dopo i danni dell'alluvione».
 Eugenio Zaggia, presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione, nel presentare i lavori realizzati all'idrovora «Pratiarcati», non si preoccupa del fatto di non aver ancora incassato i soldi già spesi (al visto della Corte dei Conti e quindi quasi «sicuri») ma approfitta della presenza dell'assessore regionale Maurizio Conte e del presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato per battere cassa finché è viva l'attenzione sul dissesto idrogeologico. A novembre ci volle una settimana di lavoro ininterrotto per prosciugare la campagna fra Bovolenta e Casalserugo, invasa anche da due metri d'acqua. Le idrovore i primi giorni si bloccarono a causa dell'allagamento della centrale elettrica accanto alla zona industriale. Perché questo non si ripeta il Consorzio ha installato un potente gruppo elettrogeno ad uso dell'idrovora Pratiarcati, con una potenza di 2300 kilovoltampere sufficiente, per dare un'idea, a fornire energia a 600 abitazioni. «Queste idrovore sollevano 15 mila litri d'acqua al secondo - ricorda Zaggia - e sono state rimesse in sesto dopo i gravi danni dell'alluvione. Abbiamo riparato anche i due potenti impianti del «Maestro» a Roncajette, giusto di fronte alla rotta dell'argine, in grado di espellere 14 mila litri al secondo. Ricostruiti anche gli argini dei canali Maestro e Mediano, travolti dalla piena. L'idrovora è del 1925 e i potenti motori diesel sono costruiti per funzionare a pieno regime per un giorno o due, non certo per una settimana».

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