Il cancro uccide un bambino di sei mesi
PADOVA. Ad appena 6 mesi è volato via. Il cielo ha un angelo in più.
È morto ucciso dal cancro, una malattia che non ha risparmiato nemmeno lui. Si chiamava Diego Zoccolan, di Portogruaro, ed era arrivato da poche settimane a Padova per curarsi.
Si è addormentato per sempre. Era la gioia dei suoi genitori, che lo avevano avuto all’inizio di quest’anno.
È un lutto sconvolgente, che suscita profonda commozione e soprattutto incredulità.
Il padre Simone Zoccolan lavora in un’officina meccanica a Fossalta di Portogruaro. La mamma Eva Bandiziol è commessa, ma in questo 2016 si era presa il tempo per crescere il bambino. Fanno tenerezza alcune istantanee in cui su faceboook compare con un passeggino, durante una delle passeggiate col piccolo che amava fare, com’è giusto che fosse.
La coppia (entrambi sono molto giovani) abita a Giai di Gruaro, dove si era trasferita quando insieme hanno deciso di intraprendere un cammino reciproco di rispetto e amore; ma è originaria del vicino rione di San Nicolò, a Portogruaro. Proprio nella chiesa del posto, martedì con inizio alle 16.30, verranno celebrati i funerali.
Sabato l'epigrafe: «È risalito al cielo», si legge, «l’angioletto Diego Zoccolan». Nell’annuncio mortuario si fa riferimento a un impegno importante, quello per la lotta al cancro dei giovanissimi.
Infatti la famiglia del piccolo Diego ha chiesto espressamente alla comunità, di devolvere le offerte alla Città della Speranza di Padova. È stato proprio in questo istituto che i due giovani genitori si erano rivolti all’inizio dell’estate. Perchè la malattia che ha colpito il neonato non è stata solo precoce; ma pure fulminea nel suo drammatico decorso. In appena due mesi il piccolino è mancato. La salma del piccino in questo momento si trova ancora nella città del Santo. Ripartirà alla volta di San Nicolò nel primo pomeriggio di martedì, per arrivare in tempo, su una piccola bara bianca, per il giorno dei funerali. Diego Zoccolan era diventato, da subito, la gioia del papà, della mamma. Ma anche i altri parenti, come i nonni, i bisnonni, gli zii, e tanti amici della coppia. Simone ed Eva sono persone conosciute ma discrete. Chi ha avuto modo in queste settimane di combattere al loro fianco ha sicuramente apprezzato la grandissima dignità e lo spirito con cui hanno affrontato una situazione che non può avere paragoni.
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