Il caso a Padova: «Non può andare a catechismo mio figlio escluso dalla cresima»

La mamma: ha saltato alcune lezioni, ora non potrà stare con i suoi compagni Don Spimpolo: «La catechesi ha delle tappe e il bimbo è rimato assente»
GENESIN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - SANTUARIO SANT'ANTONINO
GENESIN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - SANTUARIO SANT'ANTONINO

PADOVA. «Mio figlio nel 2021 non farà la comunione e la cresima con i suoi compagni di classe. Non ha partecipato alle lezioni di catechismo della parrocchia nell’anno scolastico 2018/2019 per varie motivazioni, in terza elementare. Non potrebbe ora capire il percorso religioso fatto dai compagni di classe durante le dieci lezioni dell’anno scorso, dice il prete». Comincia così il duro attacco di una mamma nei confronti del parroco della chiesa di Sant’Antonino, all’Arcella, che non permette al figlio di quarta elementare di prendere parte al catechismo insieme ai bambini della sua età. Il motivo? Prima d’ora non ha partecipato alle lezioni.

LO SFOGO DELLA MAMMA

«Pur avendo iniziato con impegno e determinazione quest’anno scolastico, gli è stato detto che non poteva proseguire con i suoi compagni ma piuttosto tornare con i “piccoli” di terza elementare», scrive in un post sulla sua pagina Facebook Francesca B., mamma del bambino, che non vuole lasciare i suoi coetanei per seguire le lezioni di catechismo con i bambini di terza elementare. «Non ne vuole sapere ovviamente di andare con i piccoli, ma vuole anche lui far parte del gruppo di catechismo dei suoi compagni di classe».

HA SALTATO LE LEZIONI

La mamma, che ha altri due figli più grandi e fa il medico in ospedale, spiega che lo scorso anno per motivi familiari non è riuscita a portare il figlio a catechismo: «Purtroppo non ci sono nonni a cui lasciare i bambini e tra gli impegni scolastici e sportivi dei più grandi e i miei turni in ospedale non siamo riusciti a portare il più piccolo alle lezioni in parrocchia». Lezioni che si tengono due volte al mese, il sabato pomeriggio o la domenica mattina. «In pratica mio figlio ha saltato in tutto 10 lezioni, di cui 4 vengono organizzate dal parroco con la presenza dei genitori», continua a spiegare dispiaciuta la mamma, che all’inizio dell’anno scolastico, a ottobre, era riuscita ad organizzarsi e aveva cominciato a portare il bambino a catechismo.

SACRAMENTO RINVIATO


«Fino adesso ha frequentato il catechismo, quando però sono andata a pagare, il parroco mi ha detto che avrebbe dovuto frequentare il corso dell’anno prima e che se non avesse voluto farlo dovrà prendere i sacramenti quando sarà più grande». Un peccato secondo i genitori, che hanno oltretutto gli altri due figli molto attivi all’interno della comunità parrocchiale. «Hanno sempre frequentato la parrocchia e il più grande vuole diventare quest’anno animatore del Grest. Mi dispiace davvero che il piccolo non abbia la possibilità di seguire questo percorso», dice. «Di religione oltretutto fa due ore a settimana a scuola, visto che va in un istituto privato. Credevo si potesse inserire anche a catechismo».

TAPPE DELLA CATECHESI

Dall’altra parte il parroco di Sant’Antonino, don Nando Spimpolo, spiga il motivo della sua negazione: «La catechesi non è una cosa estemporanea, ci sono delle tappe precise. Questo bambino non ha mai frequentato il catechismo, per questo sarebbe il caso che iniziasse almeno dal secondo anno, visto che il percorso parte in seconda elementare e finisce in quinta elementare», dice il parroco.

E ancora: «Ci sono rimasto davvero male che la mamma abbia scritto quel post su Facebook, anche perché ci siamo parlati al telefono un paio di giorni fa e poi non l’ho più sentita. In ogni caso lo scopo del catechismo è iniziare alla fede attraverso un cammino, non prendere i sacramenti prima o dopo e poi andarsene via. Io come parroco ho una responsabilità davanti alla Chiesa e davanti al vescovo». 
 

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