Il Centro medico di Fisioterapia licenzia 17 dipendenti

L’annuncio ieri ai sindacati. Lia Ravagnin: «Non abbiamo scelta, la Regione ci ha tagliato due milioni di euro»

Si aggrava, in città, la crisi della sanità privata convenzionata dopo l’approvazione da parte della Regione della delibera 2621, che, di fatto, riduce i finanziamenti al settore di circa il trenta per cento. Dopo l’annuncio dell’apertura della procedura della messa in mobilità di una fetta consistente dei dipendenti della Data Medica, ieri mattina, anche gli amministratori del Centro medico di Fisioterapia, con sedi in via Scrovegni e via dei Colli, hanno comunicato ai sindacati di categoria (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil ) la richiesta di licenziare già 17 lavoratori su 60.

Rischiano il posto di lavoro anche altri quaranta collaboratori che, a vario titolo, sono occupati da anni nelle due strutture sanitarie padovane. «Purtroppo non abbiamo altra scelta» osserva la socia di riferimento Lia Ravagnin «con la delibera regionale, approvata il 18 dicembre 2012, solo alla nostra società sono stati tagliati due milioni di euro su 5,9. Ossia ci hanno tolto oltre un terzo delle risorse. Se permane tale situazione, non possiamo fare altro, nostro malgrado, che licenziare una parte del personale, con il quale, tra l’altro, abbiamo vissuto assieme così tanti anni. Tutti lavoratori ultraqualificati e con famiglia a carico che, dopo aver perduto il posto di lavoro, in questi tempi di crisi, difficilmente potranno trovare una nuova occupazione».

La dottoressa Ravagnin, lunedì scorso, ha incontrato anche l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto ed il capo-gruppo del Pdl, Dario Bond. Ieri, dopo aver incontrato i sindacati di categoria, ha tenuto una riunione anche con il presidente della Commissione regionale Sanità, il padovano Leonardo Padrin, che si è dimostrato molto disponibile ad aprire un tavolo permanente con gli amministratori della sanità convenzionata. E proprio dopo tutti questi incontri con i vertici più importanti della sanità del Veneto, l’amministratrice del Centro medico di Fisioterapia, lancia un accorato appello alle autorità politiche competenti: «Sono convinta che sia il governatore Luca Zaia che l’assessore Coletto, già nei prossimi giorni, faranno di tutto per venire incontro alle nostre richieste che, poi, sono le stesse delle migliaia di cittadini veneti e padovani in particolare che, da decenni, si rivolgono a noi con grande soddisfazione dal punto di vista della qualità del servizio e dei tempi di attesa».

Immediata la replica della segretaria provinciale della Filcams: «Non ci sono le condizioni per attivare la cassa integrazione straordinaria in deroga» spiega Cecilia de’ Pantz «tuttavia il nostro messaggio è chiaro: nessuno deve perdere il posto. Al limite siamo disponibili ad istituire contratti di solidarietà per tutti».

Felice Paduano

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