Il coca rap del Bravo ragazzo Guè Pequeno sopra le righe

Ecco a voi il “Bravo ragazzo” del 2013. Lo stile di vita che emerge dai testi di Gué Pequeno è un po’ sopra le righe, si parla di sesso, soldi e droga. Il rapper milanese sarà sabato sera alla Super...

Ecco a voi il “Bravo ragazzo” del 2013. Lo stile di vita che emerge dai testi di Gué Pequeno è un po’ sopra le righe, si parla di sesso, soldi e droga. Il rapper milanese sarà sabato sera alla Super Sonic Music Arena di San Biagio di Callalta. Nei Club Dogo, con il compagno Jake La Furia, è stato alfiere del “coca rap”. Da solista Cosimo Fini, questo il suo vero nome, non si smentisce. Nei mesi scorsi ha fatto parlare di se per il flirt con Nicole Minetti e per le parole poco lusinghiere espresse al termine della relazione. «Una bona come un’altra» dichiarò su di lei quest’estate. Se gli si chiede come si conquista una donna risponde così: «Non sono uno molto galante. Probabilmente andrei ad ubriacarmi, la porterei a vedere un dj o un concerto». Il rap è il fenomeno del momento per i giovanissimi «Ci sono molti “teen-idol”», conferma. Ma il Gurcio (soprannome dovuto all'occhio sinistro sempre socchiuso a causa di una ptosi) non sente grandi responsabilità: «Quando vedo i settenni e le ragazzine di 13 anni rimango un po' basito. Ma non cambierò i miei testi per loro». Oltre alle «due prime file di bambine arrapate» ai suoi concerti ci sono anche i fan della prima ora. In vista della sua data trevigiana il rapper conferma la sua verve anche quando gli si chiede un commento su X-Factor: «Quando c’è quella trasmissione la mia timeline di facebook è tutta intasata dai commenti» sbotta «I giudici non li sopporto, proprio, non riesco a vederli. Mika non mi dà fastidio, la Ventura mi piace, ma gli altri mi stanno proprio sul ...». Difficilmente lo vedremo duettare con Elio e Morgan, pare di capire. Gué Pequeno può permettersi ormai ciò che vuole grazie ad anni e anni di solida militanza nella scena hip hop. Fin dai tempi del liceo: «Ho iniziato da adolescente, a metà anni ’90. Mi piacevano i Beastie Boys, il crossover e soprattutto la scuola di New York: Tupac, Notorius Big e Jay-Z». Il suo nome è ispirato da un personaggio del film “City of God” ambientato in una favela di Rio de Janeiro. Lucky Luciano (altro soprannome) è nato il giorno di Natale del 1980. Trova i regali sotto l’albero anche se non fa il bravo. Cosa vorrebbe ricevere? «Per me il Natale è un periodo strano» risponde «spero che si risolvano alcuni aspetti di burocrazia e business che ho dovuto affrontare nell'ultimo periodo, niente di divertente». Visto che dicembre è tempo di classifiche, scopriamo cosa è stato per lui, il meglio del 2013: «Il miglior film è stato Django di Tarantino, miglior disco Name is My name di Pusha T, miglior serie Breaking Bad, miglior libro Suburra di De Cataldo. Il lutto più grande la perdita di Jannacci». Sabato 14 dicembre, Supersonic Music Arena, via Postumia Centro 35, San Biagio di Callalta (Tv). Biglietto 20 euro. (Info tel 328 8692885)

Matteo Marcon

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