Il collegio dei Gesuiti costruito in due anni a inizio Novecento

Una sfida immensa per l’architetto Claudio Rebeschini, che firma il «nuovo Antonianum» ridisegnando l’edificio monumentale con i lussuosi appartamenti “filosofici” e gli uffici post-moderni.
L’originale Collegio Francesco Petrarca è opera - in tutti i sensi: tendaggi e mobili compresi - dell’allora ventunenne Gino Peressutti. A lui si affidarono i Padri Gesuiti che ad inizio Novecento traslocavano la loro Statio dall’attuale via Belzoni. La prima pietra del pensionato fu collocata il 5 settembre 1905 alle ore 17.30 e in quattro mesi vennero realizzati i muri. Alla vigilia di Ognissanti dell’anno successivo il collegio universitario iniziò a funzionare con 107 ospiti.
I Gesuiti avevano una presenza legata all’Ateneo fino al 1866 nei pressi della chiesa di San Giovanni in Verdara. Quando a Padova sventola il tricolore, lo trasferiscono a Bressanone, con una settantina di alunni. Nel 1878 l’originale Statio diventa una vera residenza, con tanto di superiore in via Ognissanti (ora via Belzoni). A cavallo dei due secoli, si immagina un vero e proprio collegio. Servono (molti) soldi per acquistare palazzi come la Casa di Salute del professor De Giovanni, il palazzo del conte Maldura e la casa della contessa Dolfin vicino al Seminario. Quindi furono scartati gli stabili in via Forzatè e in via del Santo. E si decise di erigere ex novo la struttura nell’area di via San Leonino, confinante con l'Orto Botanico e con via Donatello, che comunicava con la grande piazza Vittorio Emanuele (Prato della Valle). I conti Cavalli cedettero così la superficie alla società anonima Petrarca, costituita davanti al notaio Andrea Redetti.
Il resto lo fece Peressutti con il suo geniale tratto, insieme alle squadre di muratori e artigiani che eseguivano i suoi disegni. Non mancarono difficoltà e polemiche, anche di natura politica con i giornali anticlericali. Ma una volta aperto il collegio universitario dei Gesuiti continuò a funzionare a pieno regime. Nel 1944, la Società Francesco Petrarca cedette proprietà e oneri all'ente giuridico Provincia Veneta della Compagnia di Gesù. E’ la stessa che fra Roma e Padova nel 2005 ha perfezionato la cessione dello storico collegio per circa 17 milioni di euro a EstCapital, la società di gestione del risparmio con sede in via Leoni.
Sette anni dopo, è scattata l’operazione immobiliare.
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