Il colosso dei super Aldi apre il “cantiere” Padova

Acquistata all’asta l’area ex Idrotermici: in tre anni si è deprezzata del 67 per cento Il progetto prevede un punto vendita con bar-ristorante, ma servirà una variante
Di Claudio Malfitano

Aldi, il colosso tedesco dei supermercati, sbarca a Padova. E ha messo gli occhi sul terreno dell’ex Idrotermici, a Pontevigodarzere, a due passi dal capolinea nord del tram. Un posto strategico per la grande distribuzione, dove se il piano del gruppo teutonico va in porto dovrebbe aprire un grande supermercato accompagnato da un bar-ristorante.

Ieri infatti era in programma l’asta che metteva in vendita il patrimonio del fallimento della ex Impianti Idrotermici, l’ultimo di una serie di ben cinque tentativi che vanno avanti dall’ottobre 2013. Ma qualcosa è cambiato: al curatore fallimentare è arrivata un’offerta di acquisto.

Il deprezzamento dell’area. La perizia, firmata nel 2012 dall’ingegner Augusto D’Urso, stimava in quella zona di Padova un valore tra i 2.200 e i 3.200 euro al metro quadro per le superfici a destinazione commerciale. Per cui la stima totale del valore dell’area era di 7 milioni e 744 mila euro. La base d’asta della vendita di ieri era invece di 2 milioni e 550 mila euro. In pratica, nel giro di poco più di tre anni, l’area si è deprezzata del 67%.

Una vera e propria “occasione” per il gruppo tedesco che solo pochi mesi fa era sbarcato in Italia, aprendo una prima sede amministrativa a Verona.

Solo commerciale. Dalle prime informazioni arrivate a Palazzo Moroni, il gruppo tedesco ha già ipotizzato una drastica riduzione della cubatura rispetto al piano urbanistico approvato nel 2009 (giunta Zanonato): si passerà da una previsione di 83.400 metri cubi a circa 30 mila.

Aldi infatti sarebbe pronta a rinunciare a tutta la parte del piano urbanistico con destinazione residenziale e direzionale, mantenendo solo quella commerciale e di somministrazione. Nell’area dunque dovrebbe sorgere solo un grande supermercato, con annesso un bar-ristorante. Sulla falsariga di quello già esistente poco lontano, nell’area ex Saimp dove da qualche anno è nato un Interspar con annesso McDonald’s.

La variante necessaria. Per realizzare il suo piano però Aldi avrà bisogno di una variante urbanistica, perché nell’area è esclusa la vendita di prodotti alimentari. Al lavoro ci sarebbero già i progettisti del piano urbanistico originale, che potrebbero lavorare anche al “ridimensionamento”.

Una variante che, se i tempi tecnici lo consentiranno, potrebbe già essere approvata dal commissario straordinario Paolo De Biagi, che con i suoi poteri funge anche da consiglio comunale (organo competente per qualsiasi intervento urbanistico). Altrimenti il piano verrà sottoposto alla prossima amministrazione e alla futura maggioranza in consiglio.

La strada alternativa. Il piano urbanistico prevede anche una sorta di “compensazione” per i padovani. I costruttori, in questo caso Aldi se il piano andrà in porto, dovrà realizzare anche la strada alternativa a via Pontevigodarzere, che dalla rotatoria ex Saimp dovrebbe collegarsi al piccolo rondò accanto al capolinea del tram. In questo modo si “raddoppierà” il carico possibile di traffico e dovrebbero risolversi i cronici problemi di ingorghi che affliggono Pontevigodarzere.

L’ex amministrazione Bitonci aveva incaricato un professionista di redigere il progetto esecutivo, che è nei cassetti di Palazzo Moroni, con l’obiettivo di portarlo avanti in ogni caso, anche se l’area non fosse stata acquistata da nessuno. Adesso però tutto è diventato più concreto: nel giro di qualche mese quell’area potrebbe cambiare volto.

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