Il commissario Brunetti sta indagando tra le calli

Si gira a Venezia una nuova serie tv tratta dai gialli best seller di Donna Leon Set al Marcello, a Cannaregio, in stazione: ma i telefilm andranno solo all’estero
Di Silvia Zanardi

VENEZIA. Se un tedesco in vacanza a Venezia viene a sapere che in città stanno girando una nuova scena della serie tv “Il Commissario Brunetti” rischia l'infarto. Nulla di cui stupirsi, se si pensa che, dalla Germania, arrivano comitive di turisti che esplorano Venezia seguendo le sue orme grazie a guide specializzate (e pagate per questo). Per i veneziani, invece, l'ennesimo round di riprese che porteranno in tutto il mondo, tranne che in Italia, le nuove avventure del fratello americano di Montalbano, uscito dalla penna della scrittrice Donna Leon, passerà inosservato.

In questi giorni si lavora per dare un altro seguito alla serie misteriosa di cui gli stranieri sanno tutto e noi continuiamo a non sapere nulla: i gialli di Donna Leon, che raccontano le avventure del Commissario Brunetti, genere letterario veneziano doc, sono da anni best seller tradotti in 23 lingue, escluso l'italiano. Del commissario, del suo personaggio e dell’affascinante quanto rocambolesca vita che conduce fra Rialto e San Marco passando per aule di tribunale e questura, non sanno nulla nemmeno le centinaia di comparse veneziane che, di tanto in tanto, vengono chiamate a lavorare dalla produzione tedesca del film.

La settimana scorsa giravano in maglietta a maniche corte e infradito nel cortile e nelle stanze del Benedetto Marcello fingendosi poliziotti, avvocati e segretarie di tribunale nel pieno di un’estate che non c’è più: guai a fiatare o lamentarsi per il freddo. Levataccia all'alba e via con le riprese, senza pause né ristori. Ieri la troupe e il cast erano al lavoro al palazzo Grandi Stazioni accanto alla ferrovia, pochi giorni fa in una casa di riposo a Cannaregio e di recente sono passati anche per Palazzo Ivancich.

Il lavoro per portare nelle tv degli stranieri la seguitissima storia del veneziano Guido Brunetti, interpretato dall'attore tedesco Uwe Kockisch (ormai non si sa più se sia più rubacuori lui o il suo personaggio) durerà ancora un mese e se i veneziani dovessero imbattersi in qualche set televisivo (una volta hanno simulato l'acqua alta chiudendo una calle e svuotando secchi), andranno per la loro strada sapendo che si tratta di questo semi-sconosciuto di nome Brunetti. A dire di molti, però, è un vero peccato. Chi lavora con Uwe Kockisch parla di un uomo molto simpatico, garbato, spigliato e sempre disponibile a posare per una foto. Nulla si può dire invece della signora che gli ha messo addosso gli abiti di Brunetti: Donna Leon, che parla perfettamente l'italiano e continua a scrivere nella sua casa veneziana, non si è mai fatta vedere sul set.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova